Tra le acque limpide dell’oceano Atlantico, al largo di Lanzarote, arte e natura si fondono in un dialogo poetico e silenzioso. Il Museo Atlántico di Lanzarote, inaugurato nel 2017 e ideato dall’artista britannico Jason deCaires Taylor, è il primo museo sottomarino d’Europa: un luogo unico dove l’arte contemporanea diventa parte viva del paesaggio marino.
A una profondità compresa tra i 12 e i 14 metri, nella Bahía de Las Coloradas (Playa Blanca), oltre 300 sculture in cemento a pH neutro riposano sul fondale. Queste opere, pensate per integrarsi con l’ambiente naturale, non solo evocano emozioni e riflessioni, ma contribuiscono anche alla creazione di nuovi habitat per la fauna e la flora marina.
Simboli e visioni: l’arte sotto le onde
Tra le serie più iconiche spicca Crossing the Rubicon, un gruppo di figure umane che camminano verso un muro sottomarino: un potente simbolo della soglia tra il mondo naturale e quello costruito dall’uomo, della necessità di superare i confini che separano l’umanità dal pianeta che la ospita.
Le sculture, sospese tra immobilità e metamorfosi, sono metafore di un equilibrio fragile e mutevole — quello tra l’uomo e l’oceano, tra arte e vita.
Le immersioni al museo si svolgono con guide autorizzate e lungo percorsi regolamentati, per garantire la sicurezza dei visitatori e la tutela dell’ambiente. Chi preferisce restare in superficie può comunque ammirare le installazioni a bordo di imbarcazioni con fondo di vetro, un’esperienza suggestiva che permette di osservare da vicino la magia del fondale.
Sostenibilità e materiali
Le opere del Museo Atlántico sono realizzate in cemento ecologico a pH neutro, completamente privo di sostanze tossiche. Questo materiale innovativo è studiato per favorire la colonizzazione da parte di coralli, spugne e piccoli organismi marini, contribuendo così alla biodiversità locale.
Il progetto è costantemente monitorato da biologi marini e centri di ricerca della Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, che ne valutano l’impatto ambientale e documentano la crescita di nuovi ecosistemi attorno alle sculture.
In questo modo, l’arte diventa anche strumento di ricerca e rigenerazione ambientale, un esempio virtuoso di come la creatività possa sostenere la natura.
Esperienze alternative: l’arte vista da terra
Per chi non desidera immergersi, l’isola offre molte altre opportunità per esplorare il legame tra arte e mare. I tour in barca con fondo di vetro partono regolarmente da Playa Blanca, ma esistono anche percorsi costieri tematici che conducono a sculture e installazioni dedicate al mondo marino, come quelle di Puerto Calero e Arrecife, che celebrano la tradizione dei mestieri della pesca e la memoria delle comunità costiere.
Itinerario “Terra–Mare”
Un giorno dedicato all’arte e alla natura può seguire questo percorso:
• Mattina: immersione o visita al Museo Atlántico (Playa Blanca).
• Pranzo: degustazione di pesce locale fresco nei ristoranti della Cofradía del Puerto, dove i sapori raccontano la storia del mare.
• Pomeriggio: escursione panoramica verso il Mirador de Femés o visita alla Casa-Museo di César Manrique, per scoprire un’altra prospettiva sull’incontro tra arte e paesaggio canario.
Novità novembre–dicembre 2025
La fine dell’anno sarà particolarmente vivace per gli amanti dell’arte e della cultura marina:
• Festival Isla Calavera (7–16 novembre, La Laguna): rassegna di cinema fantastico e arte visiva, con proiezioni, incontri e installazioni a tema oceanico.
• Visite guidate speciali al Museo Atlántico (dicembre): percorso tematico “Arte, oceano e cambiamento climatico”, che approfondisce il ruolo dell’arte come linguaggio ecologico.
• Feria de Artesanía de Canarias (3–8 dicembre): evento dedicato all’artigianato d’autore, con una sezione speciale sull’arte marina e le installazioni multimediali ispirate ai fondali dell’arcipelago.