Isole Canarie, autunno 2025: musei, gallerie e nuovi luoghi d’arte tra Tenerife, Gran Canaria e Lanzarote

Scritto il 13/11/2025
da Redazione

L’autunno 2025 porta sulle Isole Canarie un vento di rinnovamento che attraversa musei, spazi urbani e nuove gallerie, restituendo all’arcipelago l’energia culturale che lo contraddistingue da sempre. Dopo gli anni sospesi della pandemia, le isole non si sono limitate a ripartire: hanno rialzato lo sguardo, trasformando le sfide recenti in occasioni di crescita creativa e dialogo globale. Oggi le Canarie appaiono come un laboratorio aperto, dove il paesaggio incontra la visione contemporanea, l’arte si intreccia con la comunità e la tecnologia diventa linguaggio espressivo.

Un territorio che ispira: la forza dell’arcipelago come materia artistica

Le Canarie continuano a essere un luogo in cui la geografia parla. Le linee scabre dei vulcani, l’intensità della luce oceanica, il respiro multiculturale modellato da secoli di passaggi rendono l’arcipelago uno spazio irresistibile per artisti locali e internazionali.

Nel 2025 questo legame diventa ancora più evidente: molte esposizioni dedicano attenzione al rapporto tra natura e identità, al tema dell’abitare, ai paesaggi come archivi emotivi.

Tra le esperienze più intense spicca I colori della vita a San Fernando de Maspalomas, un percorso immersivo che esplora la continuità tra esperienza quotidiana, memoria e ambiente naturale. Qui ogni opera sembra crescere dalla terra stessa, come se il paesaggio fosse un co-autore silenzioso.

Una rete museale in trasformazione: architetture simboliche e nuove visioni

Il rilancio culturale delle isole passa attraverso istituzioni che hanno saputo abbracciare nuovi linguaggi.

A Tenerife, il TEA Tenerife Espacio de las Artes, progettato da Herzog & de Meuron, è un luogo che non smette mai di sorprendere. Le sue superfici di cemento e luce ospitano rassegne che attraversano fotografia, videoarte e installazioni digitali. Quest’autunno propone Narrativas del arte 1900–2024, un ponte tra passato e futuro che rilegge 125 anni di sperimentazione attraverso la collezione della RACBA.

A Lanzarote, il Museo Internazionale di Arte Contemporanea (MIAC) continua a incarnare il sogno di César Manrique, che volle trasformare il Castillo de San José in un faro di creatività e armonia con il territorio. Qui, la mostra La vita imita l’arte di Cristóbal Tabares (fino al 2026) porta avanti quel dialogo tra tradizione e modernità che Manrique considerava fondamentale per il futuro dell’isola.

Le istituzioni maggiori non sono però le uniche protagoniste. Il Museo Eduardo Westerdahl a Puerto de la Cruz, dedicato all’avanguardia e al surrealismo, si conferma un gioiello nascosto capace di raccontare una pagina importante della storia artistica canaria.

Arte digitale e nuove tecnologie: le isole guardano avanti

Il 2025 segna una svolta per l’arte digitale canaria.

Dal primo novembre prende vita ARTCAN 2025, un evento dedicato alle estetiche phygital, alle installazioni immersive e alla creazione NFT. Un vero laboratorio dove arte e tecnologia dialogano senza confini, rendendo l’arcipelago uno dei poli più innovativi della scena digitale europea.

A Las Palmas, Animayo Gran Canaria celebra la sua edizione deluxe: workshop di animazione, collage, fotomontaggio, 3D design e incontri con esperti internazionali fanno di questo festival un punto di riferimento per chi immagina il futuro del visivo.

Un crocevia di culture: le Canarie come ponte globale

L’arcipelago accoglie artisti provenienti da Europa, Africa e America Latina, configurandosi come piattaforma di scambio creativo tra tre continenti.

Questa vocazione emerge con forza nel Phe Festival di Puerto de la Cruz, dove musica, arte contemporanea, sostenibilità e pratiche partecipative convivono. Nel suggestivo Castillo de San Felipe prende forma la Phe Gallery, una finestra sull’arte emergente canaria che si arricchisce ogni anno di collaborazioni internazionali.

Allo stesso modo, la Settimana della Cultura Italiana nelle isole orientali (Lanzarote e Fuerteventura) amplia ulteriormente l’orizzonte multiculturale, con mostre, spettacoli e incontri dedicati al dialogo tra comunità.

Partecipazione, comunità e rinascita: l’arte come esperienza condivisa

Musei, gallerie e centri culturali stanno adottando un modello aperto, dove la cultura si vive più che si osserva. Visite guidate, workshop, laboratori per famiglie e conferenze tematiche stanno ricostruendo quella dimensione di incontro e socialità che la pandemia aveva reso fragile.

La riapertura del Templo Masónico di Santa Cruz de Tenerife, dopo anni di restauri, è un simbolo potente di questa rinascita: un luogo ricco di storia e mistero, restituito alla città come spazio culturale condiviso.

Un arcipelago che si racconta attraverso l’arte

L'autunno 2025 restituisce l'immagine di un arcipelago in pieno fermento, dove tradizione e innovazione convivono in un equilibrio fertile. Le mostre, i festival e i nuovi spazi culturali non sono soltanto eventi da calendario: rappresentano il segno tangibile di una comunità che ha scelto di investire nell'arte come strumento di cura collettiva, crescita condivisa e visione del futuro.

Per chi ama scoprire la cultura attraverso il territorio e il territorio attraverso la cultura, le Canarie non sono mai state così vive e accoglienti.