Il 2025 segna una svolta storica nell'alimentazione umana: per la prima volta, carne prodotta senza allevare e uccidere animali arriva stabilmente nei punti vendita di diverse nazioni. Non si tratta più di prototipi o degustazioni per pochi eletti, ma di prodotti commerciali veri e propri, anche se ancora di nicchia.
Come si produce carne da cellule staminali
Il processo, che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza, è oggi realtà industriale. Tutto inizia con un piccolo campione di cellule staminali prelevate da un animale vivo tramite una biopsia indolore, simile a un prelievo veterinario di routine. Queste cellule hanno la capacità di moltiplicarsi e differenziarsi in diversi tipi di tessuto muscolare.
Le cellule vengono inserite in grandi contenitori chiamati bioreattori, che fungono da "uteri artificiali". Questi dispositivi, alcuni dei quali possono contenere migliaia di litri, mantengono le condizioni ideali: temperatura costante di 37°C, pH controllato e un ambiente sterile. Il cuore del processo è il terreno di coltura, una soluzione ricca di nutrienti che fornisce alle cellule tutto ciò di cui hanno bisogno per crescere: amminoacidi, vitamine, minerali, glucosio e fattori di crescita.
Gli scaffold (impalcature) sono strutture tridimensionali, spesso fatte di materiali commestibili come cellulosa o proteine vegetali, su cui le cellule si attaccano e organizzano. Questo passaggio è cruciale: senza scaffold, otterresti solo una massa informe di cellule, mentre con essi puoi creare strutture che assomigliano al tessuto muscolare vero, con venature simili alle fibre muscolari.
In 2-4 settimane, le cellule si moltiplicano milioni di volte, formando tessuto muscolare pronto per essere raccolto, processato e confezionato. Il risultato finale è carne vera al 100% dal punto di vista cellulare, identica a quella tradizionale a livello molecolare, ma prodotta senza bisogno di allevare un intero animale.
I paesi pionieri: dove si può già acquistare
Singapore è stata la prima nazione al mondo ad approvare la vendita di carne coltivata nel dicembre 2020. Oggi, nei ristoranti di lusso della città-stato si possono ordinare nuggets di pollo coltivato prodotti da Eat Just, a prezzi ancora premium ma in costante calo.
Gli Stati Uniti hanno seguito nel 2023, con la FDA e l'USDA che hanno rilasciato le prime autorizzazioni congiunte. Nel 2025, catene come Whole Foods in California e alcuni punti vendita a New York offrono hamburger di manzo coltivato di Upside Foods. La distribuzione è ancora limitata, ma in espansione rapida.
Israele, terzo paese ad approvare la commercializzazione, punta a diventare l'hub mondiale della tecnologia alimentare cellulare. Diverse startup israeliane stanno esportando know-how e prodotti verso l'Europa e l'Asia. Anche Paesi Bassi e Regno Unito hanno completato i primi iter normativi, con vendite pilota previste entro fine 2025.
Le aziende che guidano la rivoluzione
Upside Foods (ex Memphis Meats), con sede in California, è considerata la leader tecnologica. Ha inaugurato nel 2024 il primo impianto di produzione su larga scala, capace di produrre decine di migliaia di libbre di carne coltivata al mese. Il loro pollo e manzo sono i primi ad aver ottenuto l'approvazione normativa completa negli USA.
Eat Just, già famosa per il suo sostituto vegano delle uova, ha dominato il mercato di Singapore con i suoi chicken bites. L'azienda ha annunciato partnership con catene di ristorazione asiatiche per espandere la presenza nella regione.
Aleph Farms, dall'Israele, ha fatto notizia producendo la prima bistecca coltivata con struttura complessa (non solo macinato), comprensiva di grasso e tessuto connettivo. Nel 2024 hanno condotto un esperimento storico coltivando carne sulla Stazione Spaziale Internazionale, dimostrando che la tecnologia funziona anche in assenza di gravità.
Altre aziende stanno emergendo: Mosa Meat nei Paesi Bassi (hamburger di manzo), BlueNalu in California (pesce e frutti di mare coltivati), e Good Meat in diverse nazioni asiatiche.
Economia e prospettive: dai 1.000 euro al chilo ai prezzi competitivi
Nel 2013, il primo hamburger di carne coltivata costò circa 250.000 euro produrlo. Oggi, nel 2025, il costo di produzione è sceso a circa 25-40 euro al chilo per le aziende più efficienti, anche se il prezzo al dettaglio rimane intorno ai 50-80 euro al chilo, circa 3-4 volte il prezzo della carne premium tradizionale.
Le proiezioni indicano che entro il 2030, con economie di scala, ottimizzazione dei terreni di coltura e automazione completa, i prezzi potrebbero scendere sotto i 10 euro al chilo, diventando competitivi con la carne convenzionale.
L'accettazione culturale varia enormemente: in Asia, dove le innovazioni alimentari sono più facilmente adottate, l'entusiasmo è alto. In Europa, c'è curiosità mista a scetticismo. Negli Stati Uniti, le lobby dell'allevamento tradizionale stanno combattendo strenuamente, ottenendo in alcuni stati (come Florida e Alabama) divieti temporanei alla vendita di carne coltivata, definendola ingannevole per i consumatori.
Il dibattito etico e ambientale è acceso: da un lato, la carne coltivata promette di ridurre del 90% le emissioni di gas serra legate all'allevamento, quasi azzerare il consumo di acqua e terra, ed eliminare la sofferenza animale. Dall'altro, i critici sollevano dubbi sulla naturalezza del processo, sulla dipendenza energetica dei bioreattori e sugli impatti occupazionali per milioni di allevatori nel mondo.
Ciò che è certo è che la rivoluzione è iniziata, e il cibo del futuro sta già arrivando nei nostri piatti.
Fonti e approfondimenti:
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Singapore Food Agency (SFA), "Regulatory approval timeline for cell-based meat" (2020-2024)
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U.S. Food & Drug Administration (FDA) & USDA, "Pre-market consultation for cultivated meat products" (2023)
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Upside Foods, "Engineering Center Opening and Production Scale-Up Report" (2024)
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Good Food Institute (GFI), "State of the Industry Report: Cultivated Meat 2025"
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Aleph Farms, "ISS Bioprinting Experiment: Growing Meat in Space" (2024)
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McKinsey & Company, "Alternative Proteins Market Forecast 2025-2035"
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Post, M.J. et al., "Cultured beef: medical technology to produce food", Journal of the Science of Food and Agriculture (2022)
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Tuomisto, H.L. & Teixeira de Mattos, M.J., "Environmental impacts of cultured meat production", Environmental Science & Technology (2023)