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Rompere l’equilibrio e l’ecosistema della preziosa Ape Nera Canaria

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Rompere l’equilibrio e l’ecosistema della preziosa Ape Nera Canaria

L’azione umana, purtroppo, in soli 80 anni, è stata capace di rompere l’equilibrio e l’ecosistema della preziosa Ape Nera Canaria, che, presumibilmente, da oltre 200.000 anni, e quindi già da molto prima che una qualsiasi popolazione esistesse sul pianeta, vive nelle Isole Canarie. Il desiderio, unito ad un concetto di produttività, ha portato ad introdurre, in un territorio così delicato come quello delle Isole Canarie, specie aliene e, tutto ciò, ovviamente, ha avuto conseguenze sull’equilibrio naturale delle specie autoctone, maturando un alto costo ambientale ed economico.

La natura è indubbiamente meravigliosa e perfetta nelle sue sorprendenti dinamiche e, nello specifico, il miele, risulta essere l’approccio primario che le persone hanno con il mondo delle api; anche se, a ben vedere, la produzione del miele, è solo l’ultima parte di un complesso processo, messo in atto da queste laboriose “operaie”; processo che di fatto, si può certamente definire encomiabile esempio di straordinaria e strategica bellezza della natura stessa. In effetti, gli scaffali degli apicoltori delle Isole Canarie sono pieni di premi, di riconoscimenti e vasetti di miele; ma, affinchè lo stesso miele conservi quel suo gusto unico e delizioso, è necessario volgere all’ape nera, una particolare cura e protezione, da tutte le minacce che oggigiorno è costretta ad affrontare.

Di certo, il fatto che questa razza di api viva sul territorio delle Canarie da migliaia di anni, ha determinato, da parte delle stesse, un adattamento eccellente all’ambiente, e di conseguenza la grande quantità e qualità di miele che esse producono viene riconosciuta a livello mondiale. Peraltro le api nere non sono aggressive e di conseguenza ciò risulta essere un fattore molto importante in un territorio limitato come le Isole Canarie, dove è assai arduo abilitare aziende agricole, distanti dai centri abitati.

Invero, sono state fatte diverse supposizioni per giustificare la presenza dell’ape nera sulle Isole Canarie e i test genetici eseguiti, anche se non ne danno una totale conferma, sono inclini a segnalare che potrebbe trattarsi di un misto tra l’ape africana e quella iberica del sud della penisola.

Alcuni sostengono la teoria che le api nere vivessero già sulle Isole prima dell’arrivo dei loro primi abitanti, mentre altri pensano che siano state portate dai conquistatori spagnoli e persino dagli aborigeni delle Canarie. Antonio Quesada, laureato in Biologia e voce dell’Asociación de Apicultores de Gran Canaria (Apigranca), ha optato per la prima versione, in quanto, egli dice, prima dell’arrivo degli aborigeni, altre specie di api solitarie, endemiche e autoctone, erano già presenti sulle Isole dell’Arcipelago Canario.

(Foto) Apiario en La Aldea de San Nicolás. Cortesía de Francisco Suárez Moreno

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