Il Carnevale di S. Cruz di Tenerife è un evento spettacolare, secondo solo a quello di Rio de Janeiro. La città è pervasa da un’allegria incontenibile (anche se tutti gli abitanti dell’arcipelago, l’allegria l’hanno nel loro DNA).
E sono le maschere per le strade con costumi stravaganti, stupefacenti per ironia e cuciti con meticolosa precisione, e sul palco dello spettacolo i gruppi musicali le “murgas”, le comparse, i ballerini e le ballerini, contagiati e contagiosi.
{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo} L’evento più atteso, l’elezione delle tre regine: quella del Carnevale, della Terza Età e quella Infantile.
Abbagliante la ricchezza dei loro costumi, coloratissimi e assai elaborati da costumisti che già dall’anno precedente si dedicano a queste creazioni che anno dopo anno catturano e stupiscono per la grandiosità e l’ingegno.
Grande partecipazione di pubblico vede la “cavalcata” di carri allegorici e maschere lungo la “Rambla”.
Si balla, si canta, si condivide l’allegria allontanando la monotonia della quotidianità fino alla grande apoteosi che si raggiunge il martedì di Carnevale con “l’entierro de la sardina”, con ironico corteo funebre composto da “vedove piangenti” (spesso uomini che vestono abiti femminili), insomma una parodia della morte.
E sarà il fuoco purificatore e rigeneratore a divorare la sardina in attesa della Quaresima.
E proprio prima della Quaresima ci si deve concedere peccati di gola, esaltando il piacere con golosità della tradizione del Carnevale: “buñuelos”, “torrijas”, “turron di gofio” dolce canario per eccellenza, tipico del Carnevale.
Si trovano nelle pasticcerie ovunque, ma a chi volesse avventurarsi nella preparazione ecco alcune ricette.
“Torrijas”: E’ il pane l’ingrediente principale delle “Torrijas”, pane raffermo che, tagliato a fette, va ben ben inzuppato in 3/4 di litro di latte bollito a fuoco lento al quale si aggiunge una tazzina di zucchero, cannella, anice e buccia di limone.
Si sbattono 6 uova, vi si passano le fette di pane ammorbidite nel latte e si friggono in olio caldo. Dorate da ambo le parti e asciugate su carta assorbente, si spolverano con zucchero a velo.
“Buñuelos”: Ingredienti: 75 gr. di burro, 500 gr. di farina, 1/2 lt di acqua (a scelta metà acqua e metà latte), 4 uova, sale olio.
Preparazione: riempire una pentola con acqua e sale, al bollore aggiungere burro e quando è sciolto aggiungere farina mescolando con una spatola.
Ottenuto l’impasto si toglie dal fuoco e si lascia raffreddare.
Ad uno ad uno si aggiungono le uova impastando fino ad ottenere una buona consistenza.
In una padella con olio bollente, aiutandosi con un cucchiaio unto d’olio, si mettono piccole quantità di impasto lontane una dall’altra perché non si attacchino quando sono dorate.
Si spolverano con zucchero a velo e, a piacere, si possono riempire con crema pasticcera.
Paola Nicelli