Il 9 gennaio 2007, Steve Jobs presenta al mondo l’iPhone Edge, pronunciando le parole: “OggiApple sta reinventando il telefono ”. Ma è stato davvero così? Il mondo della telefonia negli ultimi dieci anni è cambiato radicalmente, sia dal punto di vista estetico sia da quello pratico.
La prima intuizione, forse geniale per l’epoca, è stata quella di sostituire la tastiera fisica con il touch screen utilizzabile esclusivamente con le dita. In quel periodo tra i leader di mercato c’era la società Rim, produttrice del famosissimo Blackberry, che della tastiera QWERTY ne aveva fatto il suo cavallo di battaglia.
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Anche Nokia stava iniziando a produrre i primi smartphone, sempre ben forniti di tastiera con tecnologia T9, che allora era imprescindibile da qualsiasi cellulare.
Esistevano già telefoni touch screen, ma erano per lo più palmari che richiedevano l’utilizzo del pennino, creando non poche difficoltà di utilizzo a molti utenti. Lo schermo tattile così come lo conosciamo adesso ha semplificato la navigazione nel Web, fino ad allora limitata e macchinosa.
I cellulari potevano navigare su Internet già da qualche anno, ma l’utilizzo della tastiera la rendeva lenta e a tratti perfino snervante. Dopo dieci anni possiamo dire che è stata una scelta più che azzeccata, in questo momento il 56% di chi naviga in Rete nel mondo lo fa da mobile e per molti il primo contatto con il Web è avvenuto proprio attraverso uno schermo touch.
Un’altra intuizione altrettanto geniale, è stata l’introduzione delle Applicazioni e l’apertura dell’App Store agli sviluppatori di terze parti (anche se avvenne l’anno successivo), creando così un nuovo business e una nuova professione. Dal 2008 ad oggi sono state sviluppate oltre 2 milioni di applicazioni ed è stata superata la soglia di 140 miliardi di download (solo per iPhone), inoltre ha obbligato le dirette concorrenti (ad esempio Google) a lanciare il proprio Store, ampliando maggiormente il business del software mobile.
L’ascesa di applicazioni come Facebook e Whatsapp per la messaggistica istantanea e Instagram per la condivisione di foto, ha reso il telefono un dispositivo essenziale in grado di cambiare la nostra quotidianità. Se da una parte l’iPhone e gli smartphone in generale, hanno messo a dura prova l’industria fotografica con l’introduzione di fotocamere sempre più potenti, dall’altra hanno aiutato (e stanno aiutando) quella musicale, dopo i tempi d’oro della pirateria nei primi anni 2000.
Anche in questo campo l’iPhone e più in generale la Apple, hanno fatto da precursori. Come per la navigazione web, nel 2007 c’erano molti telefoni in grado di riprodurre musica, ma nessuno possedeva un ricco catalogo come quello di iTunes. La vendita da store digitali ha aiutato il risollevamento di un’industria in declino ed ora sta passando lo scettro ad un altro metodo di riproduzione musicale: lo streaming.
L’unione tra le funzionalità dell’iPod e quelle di un telefono (l’iPhone) ha dato vita ad uno strumento che ha reso la musica un fenomeno planetario ed oggi il 68% dei possessori di uno smartphone, circa un miliardo e mezzo di persone, ascolta i propri brani preferiti attraverso esso.
Oggi l’iPhone potrebbe non essere il miglior smartphone in circolazione, potrebbe avere delle imperfezioni o delle lacune, ma è innegabile che il 9 gennaio di dieci anni fa la Apple ha reinventato il telefono.
Andrea Blasutto
www.asola.es
(foto da computer-idea.it)