I tesori sottomarini delle Canarie fanno gola all’Europa e al Marocco
Nel 2010, alcuni geologi spagnoli, in collaborazione con altre istituzioni europee, cominciarono ad esplorare i fondali marini canari, alla ricerca di giacimenti minerari in territorio europeo. Le Canarie risultarono essere un’area estremamente ricca di cobalto, terre rare, nickel, tellurio, rame, vanadio, platino e altri minerali, fondamentali per le produzioni industriali.
Queste scoperte avrebbero decretato un nuovo futuro per le Isole, nuove protagoniste nell’industria delle miniere sottomarine. Se è vero che a tutt’oggi la Spagna è ferma alla fase della ricerca, è altrettanto probabile che questi giacimenti acquisiscano un ruolo sempre più importante in Europa, considerando la dipendenza del nostro continente da paesi terzi per quanto riguarda le terre rare. La ricchezza mineraria delle Isole Canarie si concentra su vari vulcani sottomarini della cordigliera che le circonda. Il più conosciuto è il Monte Tropic, che è anche quello più esplorato. Si trova 50 miglia oltre quella che è riconosciuta come Zona Económica Exclusiva española (gli altri vulcani rientrano invece all’interno della suddetta zona). Nel 2015 la Spagna richiese presso la ONU che questo territorio venisse riconosciuto come parte della piattaforma continentale delle isole, per poter estendere il controllo spagnolo sulle acque e sui fondali marini. La stessa cosa fece dopo anche il Marocco, e così la vicenda del vulcano è diventata oggetto di conflitto (ne avevamo già parlato in un articolo pubblicato nell’aprile del 2022 “La miniera d’oro sottomarina, il monte Tropic, che genera tensioni nella trattativa tra Spagna e Marocco”): La disputa sul monte Tropic non ha trovato ancora soluzione, mentre i ricercatori continuano ad esplorare i fondali marini e le loro ricchezze, che si stima vadano oltre i limiti della stessa montagna, che misura 3.000 metri di altezza e quaranta kilometri di diametro.
Ricercatori e geologi spagnoli hanno già spiegato in varie occasioni che esistono diverse dozzine di montagne simili al Tropic, anche di grandi dimensioni, con croste di ferro manganese, ricche di cobalto, noduli polimetallici e fosfati. Si tratta di vulcani molto antichi, di circa 140 milioni di anni, che sono rimasti in fondo al mare per oltre cento milioni di anni e hanno quindi potuto accumulare minerali sulle proprie superfici.
Fino ad oggi, i geologi hanno realizzato delle mappe dei monti sottomarini e hanno estratto campionature per verificare quali materiali siano presenti. Questi interventi sono stati realizzati in collaborazione con altri paesi, all’interno del progetto MINDeSEA, per cartografare possibili giacimenti sottomarini in Europa. Si tratta di un lavoro che potrebbe servire per ottenere concessioni minerarie in futuro. I minerali presenti nelle montagne sottomarine canarie si trovano sulla crosta e non in profondità, ma ciò non vuol dire che siano facili da estrarre. Se si decidesse di procedere all’estrazione, bisognerebbe farlo con tecnologie adeguate, tenendo conto dei rischi ambientali e dello stato del mare.
La tecnologia necessaria per una corretta estrazione è già nata e si sta sviluppando a buon ritmo. Diversi paesi europei come Belgio e Germania, ma anche Giappone, Corea del Sud e Cina hanno fatto enormi progressi. Diversi prototipi sono già in azione su navi minerarie. Oltre all’ aspetto relativo all’estrazione, bisognerà provvedere a coprire le attuali lacune in materia legislativa, per regolare l’attività estrattiva e controllare eventuali rischi ambientali. La stessa ISA (Autorità Internazionale dei Fondali Marini) sta deliberando in merito a normative riguardanti l’estrazione minerale su acque internazionali.
Ancora non si conoscono con esattezza volumi e tonnellate relative ai metalli strategici, anche se alcune fonti, come per esempio la rivista Science, stimano che il monte Tropic potrebbe avere cobalto sufficiente per fabbricare 277 milioni di auto elettriche. Il Centro Oceanografico del Regno Unito stima il volume di tellurio presente in 2.670 tonnellate. Altre fonti (IGME – Geological and Mining Institute – Madrid) hanno calcolato che ogni tonnellata della crosta di ferromanganese che ricopre queste montagne, potrebbe contenere tre chili di vanadio, 3,5 kili di terre rare e 182 grammi di platino.
A tutto questo si potrebbero aggiungere altri giacimenti di idrocarburi. Le esplorazioni effettuate a 60 kilometri dalle isole, effettuate fino ad oggi, non hanno dato risultato, anche perché contrastate da istituzioni e organismi ambientalisti. In ballo però ci sarebbe una produzione di greggio di oltre 1 miliardo di barili, come citava alcuni anni fa la ACIEP (Asociación Española de Compañías de Investigación, Exploración y Producción de Hidrocarburos y Almacenamiento Subterráneo). Attualmente in Spagna è però vietata l’estrazione su tutto il territorio nazionale, grazie alla “Ley de Cambio Climático” approvata due anni fa da Teresa Ribero, Ministro per la Transizione Ecologica nel Governo Sánchez II.
Considerata la situazione e la nuova realtà legislativa, gli scienziati continuano a limitare le loro attività all’esplorazione anche perché, per qualsiasi altro tipo di intervento, sarebbe necessario disporre di conoscenze specifiche attualmente non (ancora) acquisite. È difficile dire se in futuro verrà approvata una normativa per lo sfruttamento sottomarino. Al momento, rimane comunque importante continuare l’esplorazione scientifica e tecnologica, effettuando anche piccoli test per consentire una miglior preparazione, nel caso in cui determinati progetti di estrazione dovessero essere approvati.
Francesca Passini
Storia e Cultura delle isole Canarie
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Sitografia: libremercado.com; pactomundial.org
Ma l’Europa a i confini anche su altri continenti.ma siamo matti.!!! La vogliamo smettere di fare gli errori di tempi passati?la vogliamo finire di conquistare altri continenti?i 5 continenti si conoscono
Buongiorno, La invito a leggere questo articolo
https://www.vivilecanarie.com/inps-informa/la-defiscalizzazione-delle-pensioni-italiane-come-residenti-fiscali-in-spagna/?fbclid=IwAR3e45QrhC9v_amiBZqzLOUc15MmFGTsQJo0cmWw6EfGI9hNWp8Apz0MbFI