Nell’ultimo decennio si parla sempre di più di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, ma cosa sono?
La Realtà Aumentata o AR (dall’inglese Augmented Reality) è l’unione tra immagini reali e virtuali. La percezione sensoriale umana viene supportata da informazioni manipolate elettronicamente e messe a disposizione dell’uomo.
L’utilizzo di un lettore apposito permette ai nostri 5 sensi di interpretarle. Nell’AR è possibile integrare l’immagine reale con una serie di prodotti virtuali come ad esempio video ed animazioni in 3D, elementi audio o multimediali e molto altro ancora. Per comprenderne meglio il significato si pensi ad esempio al cruscotto dell’automobile che mostra la velocità, i consumi e la temperatura oppure ad uno smartphone che, inquadrando un monumento attraverso la fotocamera, ci permette di visualizzare informazioni in tempo reale della città o il museo che stiamo visitando.
Nel prossimo futuro gli impieghi dell’AR copriranno molti aspetti della vita quotidiana soprattutto in ambito professionale. Uno dei campi dove si otterranno maggiori benefici sarà quello medico, dove il personale potrà vedere la cartella clinica di un paziente senza dover interrompere ciò che sta facendo, mentre i chirurghi potranno consultare le informazioni necessarie durante l’intervento ed avranno una visione tridimensionale degli organi interni della persona.
Anche il mondo dell’istruzione gioverà di questa tecnologia, ad esempio con gli e-text book, dei supporti digitali per tablet che permettono di seguire un percorso formativo personalizzato, a seconda che lo studente preferisca leggere, vedere video o seguire lezioni.
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La Realtà Virtuale o VR (dall’inglese Virtual Reality) è la combinazione di dispositivi hardware e software in grado di creare, per i sensi di uno o più utenti, un ambiente simulato tridimensionale all’interno del quale muoversi esattamente come se si trovassero nel mondo reale. La realtà virtuale induce l’utente, tramite un sistema più o meno immersivo, a pensare di vivere una certa realtà, ingannando i suoi sensi. Il settore che sta usufruendo maggiormente di questa tecnologia è quello videoludico, ma anche altri ambiti stanno registrando utilizzi più o meno inaspettati.
Grazie alle applicazioni VR possiamo “esplorare” in anticipo la meta delle nostre vacanze, “arredare” una casa, oppure provare dei vestiti senza indossarli.
La Realtà Virtuale sta trovando larghi consensi anche nella formazione del personale attraverso i serious game, dei videogiochi creati appositamente per insegnare alle persone come risolvere un problema o come comportarsi in determinate situazioni (ad esempio gestire un’emergenza quale un terremoto o un incendio). Anche se la Realtà Aumentata è una branca della Realtà Virtuale, esistono alcune differenze sostanziali tra le due. La VR è strettamente legata ad uno schermo che mostra all’utente un mondo totalmente fittizio (per quanto sia magari una riproduzione fedele e precisa di quello reale), isolandone i sensi. Invece l’AR combina immagini reali con oggetti virtuali amplificando la percezione della realtà e svincolando l’utente dall’utilizzo di un particolare dispositivo.
Non si può affermare quale tecnologia sia migliore, ma certamente il loro sviluppo è in continua crescita ed assisteremo ad una vera e propria evoluzione in entrambi i campi.
Andrea Blasutto – Asola GmbH