I volti della maschera – Creazioni di Enrica Menozzi Una maschera, ( dall’arabo maskharah = beffa, caricatura ) è un oggetto da travestimento che rappresenta simbolicamente un volto grottesco.
Questa finta faccia materica, è contrassegnata da una forte mimica facciale e da espressioni che possono esprimere sentimenti, come: felicità, rabbia, tristezza, paura, sorpresa ecc.
Fin dall’antichità e all’interno di culture molto diverse, delle maschere dalle fogge fantastiche, ispirate agli dei del cielo e della terra e agli spiriti dei morti, venivano indossate nelle cerimonie funebri e nei rituali magici e guerreschi.
Osservando le immagini dell’arte, resteremo incantati dalla dorata preziosità delle maschere greche, ci meraviglieremo con le impressionanti facce di legno africane o apprezzaremo la pregiata manifattura di quelle veneziane, dai volti cerulei decorati con ori, piume e merletti, ecc…
Ma è nella storia del teatro Rinascimentale che potremo comprendere l’importanza comunicativa della maschera. E`da quel tempo lontano, che al falso e immobile volto di cartone viene data una voce, quella del teatrante che la indossa, e la maschera, ormai viva sul palco, diventerà un personaggio che parla e si muove, incantando e ingannando lo spettatore.
Attualmente le maschere, hanno volti dai tratti somatici allegri e gioviali e anche nelle facce più feroci e mostruose, s’intravede sempre un forma di camuffamento giocoso.
Nel periodo di Carnevale possiamo trovarne d’ogni genere: mascherine a mezza faccia dai colori iridescenti, volti cartonati dai lineamenti fiabeschi, facce plastificate di animali, mostri, robot, maschere lattiginose con caricature di personaggi dell’attualità, ecc…
Poi, per incrementare i consumi, la grande produzione per ogni mascheramento, ci propone anche un adeguato abbigliamento da travestimento. Diventata oggetto di consumo, la maschera fa ormai parte delle nostre abitudini e di un corredo festaiolo del quale troppo presto ci liberiamo.
Nonostante la massificazione, il fascino del suo mascheramento permane ed è molto apprezzato, forse perché ognuno di noi, indossando un’altra faccia può nascondersi, camuffarsi, stupire e divertirsi.
Proviamo allora ad infilarci una maschera, e per un pò, giocando con la fantasia, proviamo ad immaginare di avere un’altra identità, un’altra vita, un’altro volto.
Enrica vi invita a visitare la sua mostra di “Maschere” create con carta riciclata che si terrà al Centro Culturale del Parque de la Reina, dal 16 febbraio al 16 marzo – orario: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 22)
Enrica Menozzi
www.reciclajecreativo.org
Maschere decorative create con materiali cartecei riciclati : Sole – Terra – Diavoletto
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