Le lamentele dell’italiano alle Canarie

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Le lamentele dell’italiano alle Canarie

Francamente? Avete stufato!

Ma chi ve l’ha detto, che siccome gli italiani alle Canarie sono tanti, allora le istituzioni canarie dovrebbero migliorare attenzione, servizi e agevolazioni nei nostri confronti? Ma l’avete capito che state vivendo in un arcipelago di isole? Ve lo ricordate che c’è stata una pandemia, e che tutt’ora c’è una guerra in corso davanti alle porte dell’Europa? Volete rilassatezza canaria, ma anche efficienza svizzera, possibilmente a prezzi stracciati. E la cosa assurda, è che aprite anche la bocca!

Vi ricordo allora un po’ di numeri: come italiani siamo circa 50.000 residenti (iscritti AIRE), considerate tutte le otto isole. Poi ci sono 600/800 mila vacanzieri che vengono nei vari periodi dell’anno. Naturalmente poi aggiungiamo quelle 10.000/12.000 persone che per ragioni personali, quasi spesso fiscali, non regolarizzano la loro posizione all’estero (non iscrivendosi all’AIRE ( Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) ) e guarda un po’, nonostante vivano e consumino come gli altri, sono proprio i primi a lamentarsi, di tutto e di tutti.

A tutte queste cifre, vanno aggiunte le cifre delle Isole Canarie: circa 2.000.000 di abitanti. Numeri che riducono notevolmente l’eventuale peso dei nostri 50.000 residenti. Praticamente un granello di sabbia. Se prendiamo la sola isola di Tenerife, con circa 1.000.000 di abitanti, ritroviamo un numero di italiani pari a circa 30.000: un altro granello di sabbia! Il resto dei connazionali si suddivide nelle altre isole dell’arcipelago.

Oltre alle cifre, riportiamo alla mente il cosiddetto effetto “Primavera araba” sulle Isole Canarie. Nel 2013 scrivevamo, proprio su questo periodico: Ricordiamo che nel 2011 l’Arcipelago ha avuto il record storico di viaggiatori, con 12 milioni di turisti (10,2 milioni di stranieri), in un momento in cui la primavera araba, trasformava il mercato turistico in modo significativo“. Mi ricordo che l’ex Presidente del Cabildo di Tenerife, Alonso, disse anche: “stiamo attenti che la primavera araba, che in questo momento ci sta avvantaggiando, prima o poi finirà”.

Riassumiamo un po’ il tutto: aumento dei costi a causa di pandemia prima e guerra poi, ed effetto della “Primavera Araba” che si è esaurito, con una concreta ripresa dei paesi arabi come mercati competitor delle Canarie e una forte domanda verso queste destinazioni: a questo punto, molte compagnie aeree hanno deciso di operare in paesi verso i quali la domanda è maggiore.

Già prima della crisi dovuta alla pandemia, era impensabile che ci potessero essere collegamenti con città italiane con un mercato emissore relativamente basso, come per esempio Bari, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Perugia, Pordenone, etc. Ma questo succede anche negli altri paesi europei: non tutte le città hanno collegamenti diretti! Quindi, cari utenti e viaggiatori arrabbiati e delusi: aprite gli occhi, guardatevi intorno, e ricordatevi che il mondo non solo non gira intorno a noi, ma, anzi, va avanti anche senza di noi!

Mi ricordo di epoche in cui la tratta Bologna-Barcellona con Ryanair costava 15,00 Euro. Amici miei: quei tempi sono andati, e lamentarvi non li riporterà indietro. Quindi, se volete risparmiare (un pochino) sui voli, ricordatevi di prenotare per tempo, e non una settimana prima delle vacanze!

In tal senso, buon viaggio a tutti e cercate di restare sereni, perché altrimenti non riuscirete a godervi le vostre “care” e meritate vacanze.

Antonina Giacobbe

(Foto: ag – Sul ponte della Nave Amerigo Vespucci è ben visibile l’incisione “Non chi comincia, ma quel che persevera”. L’aforisma è attribuito a Leonardo da Vinci)

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5 Commenti

  1. Brava! Quando ci vuole, ci vuole! E Lei ha il coraggio di metterci la faccia! Complimenti sinceri!
    E un cordiale saluto

    • Grazie mille. Mi sembra corretto che la gente si accorga che esistono verità e verità.Cordialmente
      Antonina

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