Raccontare qualcosa del periodico Vivi Tenerife. Una conferenza che ci ha fatto riflettere su quanto vi sia ancora da dire e da far comprendere di noi a questa terra che ci ospita. Mercoledì 20 aprile, abbiamo accolto l’invito a raccontare qualcosa di “Vivi Tenerife” e della nostra esperienza di italiane all’isola agli allievi della Scuola Ufficiale di Lingue del Governo delle Canarie di Santa Cruz de Tenerife. Prima di raccontarvi questo bellissimo incontro, anche umano, vogliamo ringraziare con calore gli insegnanti che ci hanno accolte con disponibilità e simpatia, il Preside, e i numerosissimi allievi intervenuti – tutti in età adulta – a una conferenza ottimamente organizzata che è stata per noi una grande e gradita sorpresa.
La scuola, EOI Escuela Oficial De Idiomas Santa Cruz Tenerife, che ha sede in una bella zona di Santa Cruz de Tenerife, si è rivelata da subito un ambiente caldo, stimolante e accogliente. L’occasione dell’incontro è stata per noi una vera boccata d’ossigeno dopo un tempo di distanziamenti e di restrizioni, dopo un lungo periodo di prudenza che ha reso prima impossibile e poi difficile organizzare eventi e parteciparvi.
Cominciamo col dire che non ci aspettavano “i numeri” di questa realtà didattica in Santa Cruz de Tenerife nella quale ben 150 allievi studiano la nostra lingua madre.
La motivazione ci onora: l’italiano è studiato dalla maggioranza non per necessità lavorative, ma per il piacere di conoscere un idioma ritenuto bellissimo e musicale, mezzo espressivo dell’Arte, della Cultura, della Musica, dell’eleganza e della bellezza. Naturalmente una simile scelta non può che appartenere a persone con un buonissimo livello culturale e una mente vivace, curiosa e aperta. Ci ha stupite e lusingate ascoltare con quanto entusiasmo venga apprezzata la nostra lingua: un patrimonio del quale dobbiamo aver cura e che è importante trasmettere ai nostri figli affinché non lo perdano.
Gli allievi hanno ascoltato con vivo interesse come sia nato “Vivi Tenerife” all’isola – prima pubblicazione in lingua italiana sul territorio – e quali fossero e permangano i suoi obiettivi di divulgazione e la sua linea editoriale. E poi come sia nato, e per soddisfare quale bisogno, “il Laboratorio della memoria collettiva degli Italiani a Tenerife” che, fermato dal covid, riprenderà dal prossimo mese di ottobre la sua attività di aggregazione e di ricerca sui grandi temi della Storia e della Cultura italiane.
Ci ha gratificate l’interesse sincero sulla nostra comunità rivelato dalle domande degli allievi. Ci ha fatto riflettere su quanto vi sia ancora da dire e da far comprendere di noi a questa terra che ci ospita. Di quanto noi stessi si debba capire, per essere popolo.
Si pensa universalmente che gli Italiani al lavoro all’isola, per esempio, si occupino quasi unicamente di ristorazione e di cibo. Sappiamo come questo sia vero solo in parte a scapito di artigianato, commercio e attività diverse che danno un contributo importante all’economia isolana.
La Scuola Ufficiale di Lingue di Santa Cruz de Tenerife ci ha chiesto di tornare, cosa che abbiamo promesso con sincero entusiasmo a tutti i numerosi intervenuti: persone interessate e interessanti, attente e, cosa sempre più rara e rigenerante, meravigliosamente gentili.
Antonina Giacobbe
Cinzia Panzettini
Notizie canarie
WTM! Apprezzabilissima la promozione turistica della Canarie!!!! Ogni anno sempre meglio.
No comment!!! Per quanto riguarda Italia