​Chi russa ha più probabilità di avere problemi di coppia oltre alle apnee ostruttive del sonno

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​Chi russa ha più probabilità di avere problemi di coppia oltre alle apnee ostruttive del sonno

È quanto emerge dalla ricerca “A letto col nemico” condotta da Respiraire, una delle principali aziende italiane specializzate nella diagnosi e cura dei disturbi respiratori del sonno, in occasione del World Sleep Day. Il russamento crea disagio nella coppia, è quanto emerge dalla ricerca di Respiraire. Gli uomini sono più tolleranti mentre le donne tendono a sopportare con meno facilità un partner che russa. Nella maggior parte dei casi sono proprio i partner di letto a rivolgersi per primi ad uno specialista o al proprio medico di famiglia.

Certamente il rumore causato dalle persone che soffrono di roncopatia è estremamente fastidioso per chi vive con loro e spesso si arriva alla soluzione estrema di un trasferimento forzato nel divano del salotto o in altra stanza, distante da tutte le altre. Il primo passo verso un allontanamento progressivo. Molte coppie intervistate lamentano che la roncopatia, causa di disfunzioni sessuali come la riduzione della libido e disfunzione erettile, influenza negativamente anche la vita sessuale con il partner. Dalla ricerca emerge inoltre che le coppie che combattono con il problema del russamento hanno un alto tasso di divorzio. Oltre il 50% delle coppie intervistate, infatti, discute per questo problema e la animosità della discussione è alimentata dalla mancanza di sonno, stanchezza e irritabilità. Se un partner russa forte, rantola e comunque è oppresso da apnee notturne, l’altro dorme male e al mattino è stanco e aggressivo.

“La Roncopatia – dichiara Renata Enriù, fondatrice e DG di Respiraire – è spesso uno dei sintomi più evidenti dell’OSAS – Sindrome delle apnee notturne. In Italia soffre di OSAS mediamente il 10% delle persone, il 17% in alcune fasce di popolazione, ma pochi ne sono consapevoli. È una patologia ancora troppo poco nota, fattore di rischio per moltissime altre gravi patologie. Far conoscere questa malattia è il primo passo per aiutare davvero le persone. In questi anni con Respiraire, grazie alla costante ricerca delle migliori tecnologie in commercio, alla collaborazione e sinergia con i professionisti medici per un approccio multidisciplinare alla diagnosi e alla cura dell’OSAS e all’eccellenza nell’assistenza dei pazienti, siamo riusciti ad aiutare migliaia di persone”.

Oggi, oltre al lavoro di eccellenti medici specialisti, grazie all’Associazione Italiana Pazienti Apnoici e al lavoro di professionisti del settore come Renata, questa malattia subdola, viene sempre più di frequente diagnosticata e curata. I casi di OSAS attualmente diagnosticati in Italia sono circa 400 mila… ma c’è ancora tanta strada da percorrere. “La ricerca, che abbiamo condotto su un campione significativo di pazienti Respiraire – prosegue Renata Enriù – ha messo in luce dati che ci spingono ad impegnarci ancora di più, nella cura tanto quanto nella sensibilizzazione all’OSAS della popolazione. Le apnee notturne hanno un forte impatto sul matrimonio. Il disturbo va certamente risolto a tutela della salute di chi ce l’ha ma noi speriamo anche, diagnosticando e trattando l’apnea notturna, di salvare il loro matrimonio!”

APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO E SALUTE ORALE

Le apnee ostruttive del sonno (OSAS) rappresentano una patologia relativamente frequente, in Italia ne soffre circa il 20% della popolazione, e provocano notevoli danni se non individuate precocemente. Nei bambini possono condizionare la capacità di attenzione e il rendimento scolastico.

Recenti studi confermano l’importanza di diagnosi precoci per evitare la degenerazione della patologia. “Il chirurgo maxillo-facciale e l’odontoiatra sono fondamentali nel team che si occupa dei problemi del sonno, a partire dalle OSAS, sia in fase diagnostica che terapeutica – sottolinea il prof. Piero Cascone, primario di chirurgia maxillofacciale del Policlinico Umberto I – Nel bambino la causa più frequente è l’ipertrofia adenotonsillare, di competenza del Medico di famiglia e dell’otorino, ma, in caso di alterazioni strutturali, deve intervenire il chirurgo maxillo-facciale. Negli adulti, invece, il primo obiettivo è permettere una corretta respirazione nelle ostruzioni meccaniche a livello nasale e rinofaringeo; negli step successivi si prevedono il riposizionamento dell’osso ioide o altri tipi di interventi sulla base della lingua o sul velo palatino per diminuirne la lassità frequente nelle persone obese.

L’intervento completamente risolutore nella disponibilità dei chirurghi maxillo-facciali per le OSAS più gravi è infine quello di spostare la struttura scheletrica facciale, ossia mascella e mandibola, per spostarli in avanti in modo tale da liberare la regione posteriore della regione del rinofaringe”.

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