Alle Canarie sette focolai attivi per coronavirus, abbassare la guardia vuol dire fare il gambero
Il ministro della Sanità del Governo delle Canarie, Blas Trujillo, ha comunicato questo giovedì, che l’arcipelago delle Canarie ha attualmente attivi sette focolai per coronavirus e che al momento sono state contagiate 36 persone, una delle quali in terapia intensiva.
In particolare, ha spiegato durante la conferenza stampa, che ci sono tre focolai sull’isola di Tenerife, il primo dei quali ha colpito 11 persone, il secondo 4, questo focolaio è iniziato da un cittadino tornato dagli Stati Uniti e che in questo momento è ricoverato in terapia intensiva. Il terzo focolaio riguarda 3 giovani che, seguendo la procedura della ricerca dei contatti avvenuti, già supera le 45 persone ma al momento non si conosce il risultato definitivo.
Nel caso di Gran Canaria, ha aggiunto, ci sono quattro focolai, uno condiviso con l’isola di Fuerteventura dove 12 persone sono state colpite, 7 a Fuerteventura e 5 a Gran Canaria. Il secondo caso ha colpito tre persone isolate. L’altro caso è stato rilevato da un marinaio straniero, la cui nave è isolata con i suoi 19 membri dell’equipaggio, di cui due sono stati riscontrati positivi.
Allo stesso modo, nelle isole di Lanzarote e La Palma hanno ciascuna, un caso esportato.
Per quanto riguarda gli immigrati che arrivano nell’arcipelago delle Canarie, Trujillo ha sottolineato che solo sull’isola di Fuerteventura dei 77 casi segnalati, 70 corrispondono a migranti, il Ministro della Salute delle Canarie ha specificato che una delle richieste che ha fatto ripetutamente al Governo centrale, è quello di separare le statistiche sui contagi delle persone che arrivano attraverso imbarcazioni, al resto dei cittadini.
In questo senso, sottolinea che a causa delle caratteristiche dei focolai degli immigrati, queste persone vengono immediatamente isolate, ancora prima che si accerti il loro stato di salute.
Infine, ha insistito sul fatto che l’uso delle mascherine è obbligatorio, tranne che nelle aree aperte e dovunque potrà essere mantenuta la distanza di 1,5 metri, quantunque avverte che verranno sanzionate quelle persone che non utilizzano le mascherine, dove e come dovrebbero. Queste le norme adottate per la protezione della salute dei cittadini.