Il Cabildo di Tenerife organizzerà il prossimo 11 luglio un forum monotematico per analizzare, assieme ai 31 comuni di Tenerife, una possibile regolamentazione degli affitti turistici. Così lo ha confermato il vicepresidente del Cabildo e assessore al Turismo, Alberto Bernabé, che è convinto che questo incontro servirà per studiare assieme agli esperti del settore le possibilità introdotte dal decreto elaborato dal Governo delle Canarie, e fissare a sua volta nuovi criteri su una modalità di affitto subentrata con irruenza nella località turistica.
La bozza del decreto che regola gli affitti turistici alle Canarie limita questa attività alle aree residenziali, escludendo, in termini generali, le zone turistiche, anche se i Cabildos e gliAyuntamientos potranno stabilire eccezioni nei rispettivi ambiti territoriali. Si tratta di una modalità turistica complessa e molto dinamica, alla quale non si possono applicare misure standard, perché richiedono una analisi complessa ed esaustiva, come confermato da Bernabé.
Su questa impronta, l’assessore ha sottolineato il ruolo chiave di Cabildo e Ayuntamientos come responsabili di regolamentare l’attività su scala insulare e municipale, consentendo ad ogni ente locale di definire il proprio ruolo in relazione a questa modalità. In un primo approccio a quello che può essere definito uno “tsunami” degli affitti turistici, e che attualmente vale l’11% dell’offerta di posti letti, e tenendo presente che ci sono attività registrate e attività non registrate, Bernabé ha confermato che il Cabildo difenderà sempre, in ogni sua proposta, l’interesse generale prima di quello individuale.
Tenerife attualmente dispone di 12.493 abitazioni turistiche che vengono pubblicizzate su differenti piattaforme online, di cui solamente 4.499 sono registrate o in via di registrazione presso il Cabildo, attraverso una autocertificazione che devono presentare i proprietari.
Che tradotto in numeri, vuol dire che all’interno di questa modalità vengono offerti un totale di 52.435 posti letto rispetto ai 17.300 di cui si è a conoscenza. Francesi, italiani e tedeschi sono i principali turisti che scelgono questa modalità di alloggio, seguiti da irlandesi, olandesi e belgi.