Canarie e turismo. Il settore si affida alle prenotazioni dell’ultimo minuto e ai residenti
La percentuale di prenotazioni alberghiere a una settimana dall’inizio del periodo delle vacanze si avvicina al 70%, un livello inferiore alle cifre pre-pandemia. Si supereranno quasi certamente le prenotazioni del 2022, quando le ultime conseguenza del covid erano ancora in corso e si sentivano i primi effetti della guerra in Ucraina.
Dopo diversi mesi a livelli superiori al 2019, le prenotazioni sono rallentate per marzo e aprile, in piena “Semana Santa”. L’affievolimento delle riserve non sembra destinato a durare, giacché per i mesi di maggio e giugno la domanda si sta riprendendo ed è piuttosto rilevante.
I prezzi elevati dei biglietti aerei frenano alcune delle prenotazioni nazionali che scelgono l’auto e le coste nazionali per andare in vacanza, rispetto alle isole. Anche le tariffe alberghiere sono elevate, con cifre record, anche se per ora il prezzo non sembra essere un ostacolo. Lo indica il direttore dell’Asociación Canaria de Agencias de Viaje y Turoperadores (Acavyt), José Luis de la Rosa, che assicura che i canari si muoveranno durante questa Settimana Santa tra le isole e che la spesa viaggerà intorno a cifre simili o superiori al 2019.
Il settore delle auto a noleggio delle Canarie è riuscito a recuperare il parco auto, dopo il covid, e a tornare alle 90.000 unità che aveva nel 2019, ha specificato il presidente dell’Asociación de Empresas de Coches de Alquiler de Canarias (Apeca)
Foto:San Miguel de Tajao di Sante Giuseppe Cavalieri
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