Canarie. L’industria locale spinge a consumare prodotto “fatti qui”. L’Asociación Industrial de Canarias vuole sensibilizzare la popolazione in merito alla valenza socioeconomica che ha il consumo di prodotti agroalimentari elaborati nell’arcipelago (includendo l’industria ausiliare relativa a cemento, imballaggio, confezionamento, etc.).
Il presidente di Asinca alle Canarie, Andrés Calvo, ha sottolineato che, nonostante la perdita dell’1% del PIL regionale dovuto alla cessazione dell’attività della raffineria Cepsa nella capitale, l’attività del settore industriale dell’arcipelago rappresenta attualmente il 7,1% del PIL comunitario. Calvo ha anche confermato che questo settore genera circa 40.000 posti di lavoro, l’85% dei quali diretti, e contribuisce a far sì che il settore agroalimentare sia autosufficiente per un margine che va dal 15% al 18% con prodotti locali.
Calvo ha ringraziato le catene di distribuzione per la collaborazione offerta in questo tipo di campagne, iniziate nel 2013, e che è servita a far uscire dal nascondiglio i prodotti elaborati nelle isole, per fargli occupare la posizione di riferimento che meritano. Oltre alla campagna generica, Asinca, responsabile della promozione del marchio “elaborado en Canarias”, promuoverà una serie di piccole storie che contribuiranno a far conoscere il marchio ai consumatori.
Un marchio che comprenderà tutte quelle realtà industriali che vorranno partecipare.