Cina. Ci sono anche una cinquantina di italiani bloccati nella città chiusa di Wuhan

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Cina. Ci sono anche una cinquantina di italiani bloccati nella città chiusa di Wuhan. “La loro situazione è abbastanza tranquilla”, assicurano dalla Farnesina, che ha predisposto un piano di rientro per i connazionali. Il piano prevede lo spostamento via terra e poi il rimpatrio in aereo, ma prima servirebbe un periodo di osservazione di 14 giorni in un ospedale.

Il piano è dunque ancora al vaglio delle autorità, soprattutto alla luce delle ultime notizie diramate dal ministro della Commissione sanitaria nazionale di Pechino, Ma Xiaowe. “La capacità di diffusione” del coronavirus in Cina “si sta rafforzando”, ha detto il ministro parlando alla stampa cinese e straniera.

“Il periodo di incubazione può variare da uno a 14 giorni”, ma, a differenza di quello della Sars, “il coronavirus si trasmette anche durante l’incubazione”. Ciò vuol dire che si può essere contagiosi anche prima di sviluppare sintomi come tosse, febbre, starnuti.

Intanto a partire da oggi, 27 gennaio, il pubblico potrà accedere ai locali dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e dei Consolati italiani presenti sul territorio “solo previo appuntamento e per i soli casi di comprovata urgenza”.

(aise)

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