È partita la nuova campagna estiva di NPS Italia onlus per la prevenzione dell’HIV. Un’iniziativa rivolta soprattutto ai più giovani e alla luce del fatto che durante la bella stagione i comportamenti a rischio tra di loro aumentano in modo esponenziale. In un video dal look e dal linguaggio moderno, partendo dal presupposto che molti italiani sono ignoranti in materia, vengono spiegate le “10 cose che non sai sull’HIV” (che in realtà 10 non sono):
1. Dimenticati dell’immagine di Tom Hanks in Philadelphia. Una persona con HIV è come tutti gli altri e stargli accanto non è pericoloso;
2. Sangue infetto, liquido seminale e secrezioni vaginali possono veicolare il virus. Di conseguenza, avendo anche un solo rapporto sessuale non protetto, compreso il sesso orale, si può venire contagiati;
3. L’unico modo per proteggersi a letto, oltre all’astinenza, è usare il preservativo;
4. Nella vita quotidiana non esiste pericolo di trasmissione. Quindi, puoi tranquillamente scambiare saliva con una persona sieropositiva o farti pungere dalla stessa zanzara;
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5. Il test è gratuito, anonimo e serve a capire se hai contratto l’HIV, non se si è immuni o predisposti ad ammalarsi di AIDS;
6. È già stato detto che l’unico modo per proteggersi in un rapporto sessuale è usare il preservativo?
7. Si chiama periodo finestra quello che passa tra l’infezione e la comparsa degli anticorpi nel sangue. La sua durata è variabile ma i nuovi test sono in grado di rilevare gli anticorpi in circa un mese e mezzo. Quindi questo è il tempo che devi aspettare dal momento del presunto contatto a rischio perché i risultati siano affidabili al 100%;
8. L’incubazione, invece, è il periodo che intercorre tra l’infezione e la manifestazione dei primi sintomi della malattia (per la cronaca, può durare anche anni);
9. Di AIDS non si muore più, visto che i nuovi farmaci permettono di tenere sotto controllo il virus, vivere bene e anche a lungo. È importante, però, scoprire il prima possibile di essere stati infettati e curarsi nel modo adeguato;
10. In caso qualcuno lo avesse già dimenticato: l’unico modo per proteggersi in un rapporto sessuale è il preservativo.
Soltanto il 50% degli italiani sa dire cosa sia l’HIV.
Nonostante oltre il 70% degli intervistati del Bel Paese si ritenga ben informato sul tema. I più ignoranti in materia sembrano essere i giovani tra 25 e 34 anni. Una disinformazione che può avere gravi ripercussioni: solo il 37% dei ragazzi in questa fascia d’età considera il virus curabile, contro il 62% delle persone con più di 64 anni. In questa situazione, di fronte ad un sospetto di contagio, è prevedibile una scarsa propensione delle nuove generazioni a fare il test o a comunicare al medico i propri timori. È quanto emerge da un’indagine Swg commissionata da Nps Italia onlus, i cui risultati sono stati presentati nel corso dell’ottava edizione di ICAR (Italian Conference of AIDS and Antiviral Research), che si è conclusa ieri presso l’Università Milano Bicocca. Roberta Lunghini west-info.eu