Cos’è la TECAR (Trasferimento Energetico CApacitivo e Resistivo)

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La Tecarterapia è l’ultimo frutto della ricerca in terapia fisica, abbrevia i tempi di recupero riabilitativo e riduce il dolore. Integrata all’intervento del fisioterapista per la proprietà di stimolare in profondità il sistema circolatorio e linfatico, la nuova fisioterapia supportata dalla tecnologia Tecar consente progressi inaspettati nel trattamento di numerose patologie di tipo osteoarticolare e muscolare, acute e croniche, riducendo enormemente i tempi e i costi.

La terapia può essere ripetuta più volte nell’arco della settimana e nell’arco della giornata se lo si ritiene opportuno, il tutto a vantaggio di tempi di recupero e guarigione del paziente perché intervenendo sul sistema circolatorio, la Tecar per efficacia, flessibilità e la quasi totale assenza di controindicazioni, diventa uno strumento prezioso in contesti molto distanti tra loro: medicina dello sport, riabilitazione, terapia del dolore, flebolinfologia, estetica, reumatologia, ortopedia, diabetologia, neurologia, medicina del lavoro e termale.

La Tecarterapia viene impiegata nelle terapie riabilitative per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni di tipo osteoarticolare e dolore cronico agli arti. Inoltre, grazie alla capacità di apportare nutrimento e ossigeno ai tessuti, è utilizzata in diverse forme di osteoporosi e in molti programmi riabilitativi post-chirurgici. In ambito sportivo la Tecarterapia consente agli atleti infortunati di rimettersi in gara in tempi rapidissimi.

La garanzia di risultati immediati può salvaguardare l’atleta dalla compromissione di una competizione importante. Perché i tempi di recupero sono così ridotti? L’azione profonda, omogenea e localizzata della Tecarterapia offre risultati immediati e stabili grazie alla stimolazione e al rafforzamento delle capacità di autoriparazione dei tessuti con un istantaneo sollievo dal dolore grazie al potente effetto analgesico determinato dalla riattivazione della microcircolazione.

Roberta P.

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