Il Cabildo di Tenerife chiede ai governi, nazionale e regionali, di procedere verso la legge sul benessere degli animali
Il Consejo Insular de Bienestar Animal (Consiglio insulare per il benessere degli animali) si è riunito con le associazioni animaliste e con il Collegio dei Veterinari. La sala consiliare del Cabildo di Tenerife ha ospitato una riunione del Consejo de Bienestar Animal, presieduta dal Consejero de Agricultura Ganadería y Pesca (Consigliere per l’Agricoltura, Allevamento e Pesca), Javier Parrilla, durante la quale si è convenuto sulla necessità di sollecitare i governi, sia quello nazionale che quelli regionali, a concludere l’iter legislativo che regola il benessere degli animali, come anche a creare ordinanze omogenee per tutti i Comuni, in base alle normative regionali e statali.
“Senza normativa i limiti di competenza generano più dubbi che azioni positive”, come ha indicato il Consigliere Javier Parrilla, e per questo “abbiamo preso la decisione di sollecitare un avanzamento necessario nella materia normativa”. Durante la sessione di questo consiglio, hanno partecipato rappresentanti di tutti i partiti politici rappresentati presso il Cabildo, le associazioni ADEPAC, FECAPAC e ANIMALIA, così come il Collegio ufficiale dei Veterinari di Santa Cruz de Tenerife, e i responsabili tecnici del settore dell’Allevamento, della Pesca e dell’Ambiente del Cabildo di Tenerife. Erano presenti anche i rappresentanti recentemente designati della FECAM (Federazione Canaria dei Comuni), come portavoce per le aree urbane, e di quelle settentrionali e meridionali dell’isola.
Una gran parte dei temi trattati durante la riunione ha riguardato la problematica del controllo e della raccolta di gatti, e delle procedure di collaborazione tra i Comuni, competenti in materia, e il volontariato. Associazioni come ADEPAC (associazione di difesa e protezione animali delle Canarie) hanno manifestato la necessità che i Comuni investano nelle campagne di sterilizzazione felina, sulle quali il Cabildo sta studiando la possibilità di investire 100.000 Euro attraverso i due rifugi istituzionali.
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