Il gioco del Burraco a Tenerife

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Il 7 aprile di quest’anno ho deciso di cambiare vita e insieme alla mia signora e mi sono trasferito alle Canarie. Ho lasciato in Italia la mia famiglia e molti amici e pensavo di aver abbandonato la mia grande passione : il Burraco… invece casualmente dopo alcuni giorni che ero arrivato qui ho letto un volantino dove si pubblicizzava un torneo di Burraco…

Ci siamo recati sul posto e abbiamo notato che c’erano delle difficoltà organizzative e allora abbiamo messo subito a disposizione la nostra esperienza, maturata negli anni targati Fibur (Federazione Italiana Burraco)

Da quel giorno ci siamo fatti carico dell’organizzazione dei tornei qui a Tenerife. Ogni settimana il venerdì ci incontriamo per il consueto torneo, che inizialmente annoverava diversi iscritti, ora abbiamo raggiunto una media di 50 partecipanti a serata, non pochi direi… Si è creato così un bel gruppo col quale ci si frequenta abitualmente indipendentemente dal Burraco… una vera e propria comunità che annovera anche qualche straniero, mia soddisfazione personale perché effettivamente, due volte a settimana eseguo dei corsi.13_burraco.JPG

I miei sogni nel cassetto? Forse rimarranno tali ma sarebbero due… organizzare un torneo Fibur qui a Tenerife, e poter iscrivere una squadra o una coppia ai campionati di Riccione.

Come potete vedere nella foto, c’è una nutrita parte dei partecipanti, che tutti i venerdì alle 18 si riuniscono presso la Trattoria La Porchetta in Los Cristianos… che doverosamente ringraziamo per la sua cortese disponibilità e accoglienza.

Bruno De Ritis 

Il gioco del Burraco e le sue origini 

Si usa riportare le origini del gioco del Burraco a circa 80 anni fa, in Uruguay… Naturalmente solo una parvenza dell’attuale gioco regolamentato puntualmente. La Puglia è stata sicuramente la prima regione italiana a recepire il nuovo gioco, catturando tra la fine degli anni 70’ e i primi anni 80’ tantissimi appassionati, soprattutto per la semplicità del Burraco, una variante a metà tra la Canasta, la Scala 40 e la Pinnacola. Ma la data cardine per lo sviluppo imponente del gioco resta il 24 febbraio 1997, quando in uno studio legale di Milano si celebra la nascita della Federazione Italiana Burraco (F.I.Bur.) grazie a un manipolo di coraggiosi “sognatori”, a partire da quel Giorgio Vitale che partorì l’idea di un gioco regolamentato, per proseguire con l’Avv. Salvatore Modica che finanziò l’impresa allo scopo di diffondere il Burraco agonistico su tutto il territorio italiano. Cominciarono a crescere i circoli e i tesserati, trovando inizialmente ampio consenso presso le Associazioni di Bridge, interessate ad allargare la cerchia dei frequentatori perché il Bridge si trovava in una pericolosa fase discendente. 

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Successivamente le ASD di Burraco si sono quasi tutte affrancate dal Bridge, con il quale il gioco del Burraco condivide talune voci (Mitchell, Danese, Score…), ma si discosta per le regole completamente diverse e la facilità di apprendimento. L’incremento enorme di appassionati, attirati in particolare dalla semplicità delle regole e dalle capacità di aggregazione, ha causato un inevitabile proliferare di Federazioni e Associazioni che, sulla falsariga della Fibur, amministrano le rispettive affiliate, pur senza averne la struttura e la storicità universalmente riconosciute. Oggi la Fibur può contare su 15.000 tesserati e circa 220 affiliate con una copertura del territorio prossima alla totalità. Organizza due campionati l’anno (a coppie e a squadre, sede a Riccione) e la Coppa dei Campioni, che presenta varianti assai affascinanti e ha natura itinerante per soddisfare tutti i circoli con la presenza della Federazione ora qua ora là. Stanislao Sgambato

 

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