Il Pinzòn Azul di Tenerife. Il nostro famoso parco nazionale a Tenerife non sarebbe completo e così straordinario senza le creature che lo popolano.
A prima vista sembrerebbe un paesaggio privo di vita, ma se ci si concentra meglio nell’osservazione, veniamo a conoscenza di molte creature che lo abitano tra le quali spunta uno in particolare: il Pinzòn Azul del Teide (Fringilla teydea).
Questo stupendo uccellino il Pinzòn Azul è una varietà unica al mondo, è proprio il suo caratteristico nome che richiama il suo colore specifico, il classico colore azzurro.
Questo figlio di Madre Natura abita principalmente nelle distese di pini nell’isola di Tenerife e di Gran Canaria, creando così in ogni isola una sottospecie distinta.
E’ un uccellino mansueto che facilmente si avvicina agli esseri umani, non temendoli e proprio a causa di questa sua fiducia nei confronti dell’uomo è diventando oggetto di collezionisti di tutto il mondo.
Preda da poter poi mostrare in musei o strutture similari, riducendone così drasticamente il numero degli esemplari a tal punto che oggi, è considerato una specie in pericolo di estinzione.
Le zone più frequentate da questi fringuelli sono proprio gli alti pini, lo si può anche incontrare nelle foreste di alloro, tra i boschetti formati da erica e ginestre, piante tipiche della zona del Teide.
Il colore tipico di questo tipo di fringuello è l’azzurro, colorazione tipica del maschio con il ventre e le parti inferiori del corpo di color bianco; il colore azzurro diventa sempre più scuro, negli esemplari più vecchi.
Il nido formato dalle coppie, si trova di solito sulle cime degli alberi di pino, costruito con aghi, muschi, licheni e foderato di piume che accoglieranno due o tre uova, si occupano solo di una covata all’anno, dove i genitori, a turno, si prenderanno cura della cova e dei pulcini, in modo tale da garantire cibo a sufficienza, cibo costituito principalmente da insetti e da semi di pini molto ricchi di nutrienti.
E’ stupendo passeggiare o fare trekking nel parco circondati dal cinguettare di questi meravigliosi uccellini che rendono il paesaggio come incantato, idilliaco, quasi surreale in una quiete interrotta solo dai canti della natura, i quali si possono definire come, i veri custodi del Teide.
Diego Lorenzoni.