“Plátano canario”: la scommessa della specificità

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Le Canarie possono contare su un clima e una orografia particolari che attribuiscono ai loro prodotti un carattere e un sapore unici. Fra questi, la banana (“plátano”) è il principale prodotto agricolo delle isole.

La banana, che si è sviluppata alle Canarie come coltivazione famigliare, continua oggi con lo stesso sistema grazie a circa 8.000 produttori in 9.185 ettari e con una produzione di 400.000 tonnellate annue di prodotto commercializzato.

I produttori si riuniscono in sei organizzazioni che a loro volta formano la Asociación de Organizaciones de Productores de Plátanos de Canarias (ASPROCAN), che rappresenta l’intero settore e costituisce l’Organismo di gestione dell’Indicazione Geografica Protetta “Plátano de Canarias”.

La fine del mercato protetto per la banana canaria ha aperto la strada ad una concorrenza sleale sul mercato spagnolo da parte di produttori di altri Paesi che operano in condizioni più favorevoli in termini di rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Il settore ha dovuto quindi ristrutturarsi radicalmente puntando in special modo sulla qualità del prodotto per mantenere i livelli di produzione e di impiego.

Questa scommessa, durata anni, ha raggiunto uno dei risultati più significativi con l’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) Plátano de Canarias, il massimo riconoscimento di qualità europeo concesso per la prima volta ad una banana e che, pertanto, valorizza la specificità a cui hanno lavorato i suoi produttori per più di vent’anni.

In un mercato dominato dalle multinazionali della banana, contare sull’IGP è strategico perché assicura la conservazione delle caratteristiche proprie e specifiche del prodotto, e lo include nel massimo sistema di protezione europeo come Marchio di Qualità riconosciuta. Il settore lavora ogni giorno per garantire al consumatore, sempre più attento a ciò che inserisce nella sua dieta, una qualità, una specificità e una trasparenza sempre più alte e la certificazione d’origine dà valore alla sua scelta.

“PLÁTANO CANARIO” VS. BANANA – DIFFERENZE NUTRIZIONALI:

-Carboidrati: il “plátano canario” contiene meno amidi e più zuccheri (saccarosio, fruttosio, glucosio)

-Proteine: leggermente superiore alla banana

-Minerali: molto meno sodio e più potassio e fosforo rispetto alla banana

DIFFERENZE MORFOLOGICHE, TECNOLOGICHE E SENSORIALI:

Caratteristiche morfologiche: il “plátano canario” è più piccolo e curvo delle banane di altra provenienza

Caratteristiche tecnologiche: superiore attività enzimatica che rende il “plátano canario” più soggetto a macchie scure e lesioni della buccia. Ciò non influisce sulla qualità della polpa, ma addirittura costituisce un certificato di identità del prodotto attraverso cui il consumatore lo identifica.

Caratteristiche sensoriali:

  • Sapore: la maggior ricchezza di composti aromatici differenzia il gusto del “plátano canario” rispetto alla banana

  • Analisi sensoriale: il “plátano canario” ha un colore più giallo e un sapore dolce più intenso. Ha una consistenza leggermente maggiore, ma la differenza non è significativa.

  • La redazione

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