Poesia dedicata al “Teide, signore delle cime” 

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Poesia dedicata al “Teide, signore delle cime”

Svetta da cima ardita e snella
il Teide, del suo trono innamorato
e pago dell’omaggio della
corsa di alture al piano dirupato.

In alto ostenta il suo cono imbiancato;
sui fianchi picchi lavici rampanti
van verso il basso con viso variato
e col sole si mostran luccicanti.

Tenerife li gode fin davanti
le varie coste ornate di colori.
Santa Cruz, centro e porto di gitanti,
si ostenta attiva e fervida di ardori.

Anche a Ten Bell son presenti i fattori
del clima che abbellisce le stagioni.
Gli abitanti si muovono da attori,
grati dei giorni pieni d’emozioni.

Le mete danno vita ad intenzioni
vive sui picchi dell’onde d’argento,
che frangendosi intonano canzoni
note e solari sull’ali del vento.

Qui la natura è sempre in fermento
per creare una lieta sintonia
tra gli abitanti e il cosmo nell’intento
certo d’avere una vera armonia.

Isola guida porti l’allegria;
il Teide padre t’ama come ancella.
dalla sua vetta comincia la via
dell’unione: Esso fa da sentinella.

Autore: Giancarlo Scarlassara

Membro del:(C.D.A.P.-U.P.C.E.)
Centro Divulgazione Arte e Poesia-Unione Pionieri della Cultura Europea.

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