Principali provvedimenti spagnoli per chiunque arrivi in Spagna dall’estero

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Principali provvedimenti spagnoli per chiunque arrivi in Spagna dall’estero

Aggiornamento 21 luglio 2020

Secondo quanto stabilito dal provvedimento del Ministero della Sanità del 29 giugno, chiunque arrivi in Spagna dall’estero, per via aerea o marittima, è sottoposto a un controllo sanitario prima della sua entrata nel Paese. In particolare: controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo sullo stato del passeggero. Per quanto concerne il controllo documentale, i passeggeri in arrivo dall’estero (anche da altri Paesi UE) dovranno compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet Spain Travel Health o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. Fino al 31 luglio, coloro che non abbiano potuto compilare il formulario telematicamente potranno farlo in formato cartaceo (il modello si trova in appendice al citato provvedimento) e consegnarlo al proprio arrivo in un porto o aeroporto spagnolo.

• La sospensione dei voli diretti dall’Italia (decisa dalle Autorità spagnole in data 10 marzo, successivamente modificata e poi prorogatacosì come il divieto di entrata in porti spagnoli di navi passeggeri provenienti dall’Italia (deciso dalle Autorità spagnole in data 12 marzo e successivamente prorogatosono stati abrogati in data 19 maggio. Il provvedimento è entrato in vigore lo stesso giorno della sua pubblicazione. La possibilità di ristabilire collegamenti commerciali aerei e marittimi diretti tra Italia e Spagna, su base regolare ed in entrambi i sensi, resta una decisione delle compagnie di trasporto.

• Dal 21 giugno, termine dello “stato d’allarme” proclamato il 14 marzo e successivamente prorogato più volteè consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza necessità di motivare la ragione del viaggio e senza obbligo di quarantena. Tali previsioni (controlli alle frontiere interne Schengen e obbligo di quarantena) sono infatti decadute con la fine dello “stato d’allarme”.

• I viaggi non imprescindibili da Paesi terzi sono invece limitati fino al 31 luglio, secondo le nuove raccomandazioni UE. In virtù di tale misura, i cittadini in arrivo da Paesi terzi (cioè non dell’Unione europea o di Paesi associati Schengen) possono accedere in Spagna solo se: a) residenti in Spagna (inclusi partner, ascendenti e discendenti a loro carico) o in altri Paesi UE, Andorra o associati Schengen; b) titolari di visti di lunga durata emessi da uno Stato UE o associato Schengen e si dirigano verso detto Stato; c) lavoratori transfrontalieri; d) personale sanitario o di assistenza ad anziani che si diriga al luogo di svolgimento delle rispettive attività; e) personale addetto al trasporto merci, anche via aerea; f) personale diplomatico, consolare, di organizzazioni internazionali, militari e membri di organizzazioni umanitarie, nei limiti dell’esercizio delle loro funzioni; g) studenti le cui attività didattiche si svolgano nei Paesi membri UE o associati Schengen e che dispongano dei relativi visti; h) lavoratori altamente qualificati il cui lavoro non possa svolgersi a distanza; i) persone con motivi familiari imperativi e documentati; j) persone con motivi di forza maggiore o in situazione di necessità documentata o con motivi umanitari; k) lavoratori stagionali del settore agricolo; l) i residenti di Australia, Canada, Georgia, Montenegro, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tailandia, Tunisia, Uruguay; inoltre i residenti di Algeria, Cina e Marocco a condizione di reciprocità. Restano chiuse in via temporanea ma senza eccezioni le frontiere di Ceuta e Melilla.

Tratto da Emergenza COVID-19 (Coronavirus): indicazioni delle Autorità spagnole ed italiane

https://spth.gob.es/

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