E’ solo il 19 marzo? No, tu non lo credi…

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E’ solo il 19 marzo? No, tu non lo credi…

Credi nei figli che hai voluto al mondo, che sono il tuo presente e la tua impronta.

Credi nel momento in cui li hai tenuti tra le braccia al loro arrivo, quando hai preferito aspettare in corridoio, oppure hai trovato il coraggio che credevi di non avere e c’eri, chiedendoti dove trovasse la tua donna tutta quella forza, la vita tutto quel miracolo e due piccoli polmoni tutto quel fiato…

Credi nei tuoi figli che forse sono diversi da come immaginavi, che hanno imboccato le strade che tu avevi tracciato per loro oppure sono andati dove volevano, e sono diventati ciò che volevano. O ciò che potevano.

Credi alla tua abilità di cambiare un pannolino battendo il tuo record personale, a quelle passeggiate con lui o lei nel marsupio, stretti a te.

Credi, e vai avanti, quando ti capiterà di chiederti per quanto ancora potrai abbracciarli così tanto e baciarli continuamente, farli ridere, dormire, pensare che sei un supereroe o il Principe Azzurro.

Credi a tutta quella cieca fiducia nei loro occhi che qualche volta ti avrà stretto il cuore e ti avrà fatto pensare, con rabbia, che la vita strappa via l’innocenza e la pelle.

Credi al tempo che trascorri coi tuoi figli, quando fai in modo che nessuno e nulla vi disturbino. 

Credi nella ribellione dei tuoi ragazzi quando l’hai ostacolata, quando l’hai dovuta sopportare, o quando hai lasciato che fosse perché a te non fu concessa, perché forse era giusta o perché sapevi che dove non saresti arrivato tu sarebbe arrivata la vita. E credi: se sei stato un uomo d’altri tempi e hai amato i tuoi figli senza dirglielo, ormai lo sanno e senza bisogno di parole.

Credi che potresti essere per sempre l’uomo più importante della vita di tua figlia, anche se speri per lei che non sia vero e che qualcuno prenda il testimone della tua protezione e la rispetti e la ami come te.

Credi a tutte le cose buone che hai insegnato, e anche al fatto che prima o dopo tutti sbagliamo, così se ti è successo o ti succederà di sbagliare, se hai insegnato il perdono verrai perdonato.

Credi che domattina con te al parco a palleggiare per tuo figlio varrà una finale di coppa, e credi che quando porti in pasticceria la tua principessa, ben pettinata e vestita, per lei seduta su quella sedia troppo alta sarai solo l’uomo più bello del mondo.

Credi in un sorriso sdentato e felice che ti corre incontro fuori dalla scuola.

Credi nel ricordo per sempre, se sei ormai troppo lontano.

Credi nella ragazzetta scontrosa che vai a prendere a una festa alle due di notte perché preferisci guidare tu, e “stai sciallo”: tra qualche anno toccherà a lei il servizio navetta…

Credi nel bisogno del mondo di sentire che ci sei, con le tue spalle forti. E soprattutto credi nel nostro amore, papà.

GRAZIE e tanti Auguri!

La redazione

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