Quando si parla di Tenerife, non è facile coglierne l’essenza, i profumi, i luoghi nascosti fuori dalle tradizionali rotte turistiche, ma anche qui se ci lasciamo trascinare dal fascino della natura selvaggia si possono trovare angoli di Universo più unici che rari, è il caso del Paesaggio Lunare (Paisaje Lunar), non dimentichiamoci che più volte le zone interne di Tenerife sono state paragonate anche a Marte.
Per vedere questa meraviglia architettonica di Madre Natura bisogna arrivare fino a Vilaflor, che tra le altre cose è la città più alta di Spagna, e seguire il sentiero di circa 6,4 Km andata ed altrettanti per il ritorno, che ci conduce fino a questo paesaggio suggestivo, perdendoci piacevolmente tra i suoi sentieri ricchi di flora, dai colori che spaziano dal rosso, al giallo fino a decine di sfumature di verde, tra cui spiccano quelle dei licheni che in alcuni punti ricoprono interi rami degli alberi sempre sotto il vigile controllo di decine di falchi, padroni incontrastati di questo luogo che con la loro super-vista cercano di mantenere inalterato l’equilibrio naturale tra preda e predatori.
Il primo pezzo del sentiero ci mette subito alla prova con una salita che ci inoltra tra i maestosi pini Canari, che da decenni e alcuni addirittura da secoli, sono i guardiani silenziosi di questi luoghi, che accompagnano per tutto il cammino il viaggiatore, fino alla propria meta.
{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo}Proseguendo si possono vedere le forze geologiche che hanno plasmato questa isola, giocando spesso su alcuni costoni di roccia, con i colori della natura e con i vari strati formati da granulometrie differenti di pietrisco, rocce, pezzi di lava e pomici incastonate come in un gigantesco puzzle, formando un disegno di rara bellezza e precisione che fanno trapelare qua e là il passaggio dell’uomo con alcune costruzioni ormai abbandonate come quelle che troviamo lungo il sentiero, ne sono un esempio la Casa Galindo e la Casa Marrubial.
Arrivati alla nostra meta, l’unico suono che sentirete è quello del vento che passa tra le fronde degli enormi pini che circondano il Paesaje Lunar di Tenerife, come dei giganti che cercano di custodire dai cambiamenti del mondo, questo meraviglioso sito.
Il tutto ebbe inizio circa 500.000 anni fa, quando un vulcano esplosivo con la sua immensa potenza, lanciò nell’aria una enorme quantità di cenere, pietre e fumi vulcanici che poi il vento, trasportò fino a qui, la quale cadde sotto forma di pioggia depositandola piano piano fino a fonderla, grazie alle elevate temperature.
Ovviamente, come spesso accade in questi casi, una successiva eruzione coprì gli strati precedentemente depositati con dei nuovi materiali di più recente formazione.
Quello che ad oggi possiamo osservare a Tenerife, stando comodamente seduti nella panchina di fronte a Los Escurriales, antico nome del sito, è la eterna partita tra due giocatori delle Canarie; vulcani e le forze erosive come vento ed acqua, che di decennio in decennio hanno e vanno ad erodere il substrato roccioso, facendo evolvere e non distruggere, in quando tutto viene riciclato da Gaia, questo pezzo di Luna in Tenerife, perché è proprio questa la sensazione che si prova, quella di vedere le foto e le immagini della Luna davanti ai nostro occhi.
Il consiglio che posso dare a tutte le persone che vogliono scoprire a Tenerife, questo angolo nascosto è quello di godersi il viaggio, dalla partenza sino all’arrivo, in tutte le sue sfumature, e di utilizzare tutti e cinque i sensi per carpirne la rara essenza e l’energia positiva che si percepisce tutta intorno, in un mondo che sempre più, perde il contatto con l’ambiente e la natura che lo circonda.
Diego Lorenzoni.