Testimonianza – Il Muro di Berlino: impressioni dall’est

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Testimonianza – Il Muro di Berlino: impressioni dall’est

Trent’anni fa smise di esistere un muro che rappresentava una separazione pensata per creare una “realtà” separata dalla realtà. Nel momento della caduta del Muro di Berlino, nel 1989, la URSS concludeva il suo ciclo vitale come sistema, anche se pochi lo capivano e molto altri non volevano capirlo.

Un sistema che riuscì a “liberare la terra” da un eccesso di circa 60 milioni di persone, numero sconosciuto al resto del mondo. Numero che si considerò necessario per mettere in marcia e mantenere il “sistema” sotto controllo.

Finiva un’epoca. Ricordo che la dirigenza dell’URSS parlava di una “nuova possibilità” di costruire una nuova società che nelle sue direttive descriveva come “socialismo dal volto umano”. Come se fosse possibile allevare un lupo vegetariano. Ma noi che eravamo partecipi di quest’idea ci volevamo credere.

La speranza di essere liberi seduceva molte menti. Non tutte, certo. Molte altre preferirono cadere in coma, pretendendo di fingere di non vedere quello che succedeva…e quello che stava succedendo era semplicemente “Good bye Lenin”. Un doloroso processo nel quale si apriva il coperchio sul grande inganno e sulla grave violenza. La tremenda violenza – per garantire la felicità di tutto il mondo. Io dovrei metterla tra virgolette, questa parola, “la felicità”.

Consentire questo cambiamento voleva dire tradire tutta la tua vita. E questa prova non era per tutti. Tra discussioni e credenze passarono gli anni della transizione, gli anni ’90, quando i cittadini sovietici che volevano essere liberi ci provarono, mentre quelli che non volevano, insistettero per non farlo. Continuano le discussioni e i malintesi su chi abbia ragione, tra coloro che difendono un punto di vista piuttosto che un altro su ciò che è la vita stessa.

E va bene così. Perché alla vita stessa…non importa un tubo di ciò che pensa l’egocentrico essere umano, che nemmeno sa, se domattina si sveglia vivo.

Viktor

(tradotto dalla redazione)

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