Un impianto dissalatore galleggiante nelle acque canarie, mosso dall’energia del moto ondoso

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Un impianto dissalatore galleggiante nelle acque canarie, mosso dall’energia del moto ondoso Questa tecnologia consentirà di produrre acqua dolce in mezzo alle acque oceaniche, per trasferirla poi alle popolazioni costiere.

La società norvegese Ocean Oasis ha presentato lo scorso mese il prototipo dell’impianto dissalatore galleggiante “Gaia”, che si alimenta con l’energia delle onde. L’impianto verrà testato presso l’area di sperimentazione della Piattaforma Oceánica de Canarias (PLOCAN), nel porto di Las Palmas de Gran Canaria. Questa tecnologia consentirà la produzione di acqua dolce dalle acque oceaniche, sfruttando l’energia del moto ondoso, per realizzare il processo di desalinizzazione e rifornire di acqua dolce la costa.

Il Direttore esecutivo della società, Sebastian Feimblatt, ha spiegato che verrà testato per un anno un prototipo installato presso il molo Juan Sebastián Elcano del Puerto de La Luz e di Las Palmas. Successivamente, verrà testata una versione più grande e di maggior capacità. Gli investimenti per questo progetto sono di 2 Milioni di Euro, che provengono da fondi sia pubblici che privati, da istituzioni norvegesi per l’innovazione, fondi FEDER dell’Unione Europea, come dalla collaborazione con il Governo delle Canarie, il Cabildo di Gran Canaria e l’ICEX España Exportación e Inversiones. Feimblatt ha specificato che l’obiettivo è quello di collaborare con società già operative per incrementarne la capacità e ridurre la pressione idrica in modo sostenibile.

Lo stesso Direttore Esecutivo ha poi specificato che questo prototipo è autonomo e si può ancorare a qualsiasi luogo, senza particolari difficoltà. In questo modo l’acqua viene dissalata e trasferita sulla costa, riducendo l’impatto ambientale e il consumo energetico degli attuali impianti dissalatori. L’acqua verrà consegnata ai punti di collegamento con il sistema a terra, attraverso un condotto semplice, installato nel letto marino. Le Isole Canarie rappresentano l’ambiente ideale per testare queste tecnologie, sia per quanto riguarda le infrastrutture, che l’esperienza e la localizzazione della PLOCAN, come anche per la possibilità di sviluppare una soluzione in un mercato “così rilevante come quello delle Canarie in materia di dissalazione e attività offshore”.

Il responsabile tecnico dello sviluppo della società norvegese, Thomas B. Johannessen, ha spiegato che questo prototipo, assemblato presso il porto di Las Palmas, misura sette metri di diametro e dieci di altezza, per un peso di circa 100 tonnellate. Il dispositivo assorbe energia dalla onde attraverso il movimento relativo di due corpi e sfrutta questa energia in modo diretto per realizzare un processo di dissalazione per osmosi inversa, senza necessità di produrre energia elettrica, aumentando in questo modo l’efficienza dello stesso processo. L’ancoraggio di “Gaia” verrà fatto nella zona sud dell’area di sperimentazione della PLOCAN, all’altezza di Punta de la Mareta. Il Presidente del Cabildo di Gran Canaria, Antonio Morales, ha confermato che la dissalazione “è fondamentale per la sussistenza dell’isola”. “In questo momento stiamo vivendo momenti di scarsa piovosità e il cambiamento climatico aumenta la desertificazione, per cui dipendiamo dal mare per continuare a sussistere”.

La realtà dell’isola, secondo Morales, è completamente condizionata da questo fatto. Il Direttore dalla PLOCAN, José Joaquín Hernández, ha assicurato che Gran Canaria e le Canarie sono “il banco di prova e riferimento su tematiche inerenti le energie rinnovabili marine in Europa” e ha sottolineato la presenza di “condizioni invidiabili” in materia di risorse, infrastrutture portuali, conoscenza e centri di ricerca. Hernández ha chiesto di procedere alla massima velocità, considerata l’urgenza climatica, appellandosi alle autorità per agevolare la parte amministrativa e burocratica vincolata ai progetti sulle energie rinnovabili, a maggior ragione in un contesto di guerra, dove l’energia viene utilizzata come arma di ricatto.

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