Uno dei dolci natalizi più tradizionali alle Canarie, il Roscon de Reyes – La ciambella dei Re

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Uno dei dolci natalizi più tradizionali alle CanarieIl Roscon de Reyes – La ciambella dei Re

Manca poco all’arrivo dei Re Magi d’Oriente, notte magica,  quella dei regali, un ‘esperienza unica soprattutto per i piú piccoli, piena di emozione,  sorpresa e tenera felicità.  In questa occasione la gastronomia é all’altezza delle circostanze  con un dolce assai gustoso: il Roscon de Reyes” (la ciambella dei Re”).

Uno dei dolci natalizi più tradizionali che attrae, non solo per la forma circolare costellata di zucchero e frutta candita, ma anche per i dettagli che nasconde all’interno: la fava secca e la statuetta di ceramica. La forma circolare ricorda i cinturoni intagliati di rubini, giada e smeraldi che,  secondo la tradizione cristiana, indossavano i Re Magi quando si recarono dal Bambino Gesú, portando oro (simbolo di stirpe reale), incenso ( simbolo di spiritualità ) e mirra (simbolo di morte del bambino).

Il “Roscon de Reyes” é pertanto  fortemente legato a una festività
ancora attuale. Come già detto, ciò che attrae è senza dubbio la sorpresa che nasconde al suo interno. Benché oggigiorno lo si degusti come un dolce genuinamente cattolico la sua origine risale ai Saturnali Romani (un ciclo di festività  della religione romana che si svolgevano in dicembre in onore del dio Saturno),  per festeggiare e celebrare la fine dei giorni piú corti dell’anno,  l’arrivo di un nuovo periodo di luce ma soprattutto  la fine dei duri lavori nei campi, quindi conosciuta  come festa degli schiavi .

Durante i Saturnali le classi romane piú ricche distribuivano  come regalo, fra le classi popolari, torte a forma di ciambella,fatte di fichi,  datteri e miele. In queste si nascondeva una fava secca e lo schiavo che l’avesse trovata, il giorno stesso era nominato virtualmente Re dei Re e tutti dovevano rivolgersi a lui con tutti gli onori e le attenzioni come ad un vero re. In alcuni casi lo schiavo, al quale sarebbe toccata la fava, avrebbe potuto essere liberato.

Nel IV sec. d.C. La Chiesa cattolica condannó tutte le festività  considerate pagane e quindi anche le Saturnali Romane. Con il passare dei secoli  in alcuni luoghi, le “ciambelle” Saturnali e la fava secca perdurarono come tradizione,  anche se con diversi significati.  Nel X sec., ad esempio, la fava si collegava al Bambino Gesú nascosto ad Erode e, chi avesse trovato la fava, avrebbe ricevuto prosperità nel Nuovo Anno.

In Spagna la tradizione del “Roscon de Reyes” fu divulgata dal re Felipe V. Fu nel XX sec. che si introdusse la tradizione di nascondere anche la statuetta di ceramica,  quella che si usa attualmente e la fava comincia ad acquisire  un significato negativo: chi la trovava doveva pagare il Roscon”. Con il passare degli anni si introdussero monete d’oro come premio,  ma si ritornò presto alla statuetta e alla fava fino ai nostri giorni.

Paola Nicelli

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