Modello 720: grande allarmismo

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italpunto-tenerifeVV – Sembra che questo modello abbia creato un grande allarmismo….!

IPT – È vero! In realtà sono percentualmente poche le persone che devono presentarlo.

 

VV – Cioè, chi deve presentarlo?

IPT – Innanzitutto diciamo che si tratta di una dichiarazione informativa. Tutti i cittadini stranieri che hanno la residenza in Spagna, ogni anno fra Aprile e Giugno devono dichiarare i loro redditi dell’anno precedente al fisco spagnolo, siano essi prodotti in Spagna o in altri Paesi. Su questi redditi pagheranno le imposte in base alle leggi spagnole e agli accordi bi-laterali. Questo nuovo modello obbliga queste persone a dichiarare il patrimonio al 31 Dicembre posseduto fuori dai confini spagnoli.

VV – D’accordo, però perchè dice che sono percentualmente poche persone?

IPT – Mentre i limiti minimi per presentare la dichiarazione dei redditti sono relativamente bassi e, a volte, conviene presentarla anche se si hanno redditti inferiori a tali importi, il modelo 720 obbliga a dichiarare non i redditti, ma il patrimonio all’estero di cui abbiamo il possesso o anche solo la gestione in certi casi. Tenuto conto che la maggior parte di chi si è trasferito in Canaria, spesso ha già venduto tutto in Italia e che vanno dichiarati i beni divisi in tre gruppi, ognuno dei quali superiori a 50.000,00 €, resta ben poco da dichiarare.

VV – Può spiegare meglio cosa intende per “divisi in tre gruppi”?

IPT – I beni all’estero possono essere di tipo immmobiliare, di disponibilità di contanti (conti correnti di cui il dichiarante sia titolare o anche solo autorizzato) o finanziari (assicurazioni vita, fondi, azioni, pensioni, rendite varie, ecc). Per ogni gruppo è necessario che la somma dei beni posseduti sia superiore a 50.000,00 €. Quindi una persona potrebbe essere obbligata a presentare i beni di un gruppo, ma non degli altri perchè non supera il minimo previsto. A questo proposito, occorre precisare che il minimo si raggiunge indipendentemente dalla percentuale di possesso.

VV – Può fare un esempio per spiegare meglio quest’ultimo concetto?

IPT – Sì, chiaro! Una persona che possiede il 25% di un immobile che vale 100.000,00 €, è proprietaria di solo 25.000,00 €, però deve dichiararlo lo stesso, perchè il bene supera il minimo. Per chiarezza dovrà comunicare che ne possiede solo il 25%.

VV – Quando si presenta questa dichiarazione?

IPT – Entro il 01 di Gennaio e il 31 di Marzo va presentata esclusivamente per internet. Dopo non si presenterà più, a meno che non vi siano variazioni nel patrimonio superiori a 20.000,00 € per gruppo. Per capirci, il dichiarante dell’esempio precedente ha dichiarato il possesso di questo immobile e non farà più dichiarazioni fino a che non venda tale proprietà.

VV – Lei dice il 31 di Marzo, ma tutti parlano del 30 Aprile.

IPT – Questa data vale solo per il 2013, perchè è la prima volta che si richiede questa dichiarazione e il Governo ha concesso un termine maggiore.

VV – Occorre pagare delle tasse per questo modello?

IPT – Si tratta di un modello informativo e non produce tasse o imposte. Anzi, da un certo punta di vista, ritengo che protegga il contribuente.

{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo}VV – In che senso?

IPT – Cerchiamo di capire il motivo per cui il Governo Spagnolo l’ha approvato. Negli ultimi anni, come abbiamo già avuto modo di dire in precedenti articoli, si è intensificata a livello europeo la lotta ai paradisi fiscali, ai fondi neri nonchè all’evasione fiscale. La raccolta di informazioni e l’intercambio di queste fra i Paesi, permetterà creare deterrenti per queste pratiche.

VV – D’accordo con questo, però perchè dice che è una garanzia per il contribuente?

IPT – Un nostro connazionale residente in Canaria che vendeva la sua casa in Italia e trasferiva i suoi soldi nel conto corrente della sua banca spagnola, fino ad oggi poteva essere soggetto ad accertamento fiscale. Spagna, come tutti i Paesi oggigiorno, diffida di contante che proviene dall’estero, temendo provenga da paradisi fiscali o fondi neri. Con questo strumento, noi stranieri residenti dichiariamo in anticipo qual è il nostro patrimonio all’estero e come si modifica. Eventuali trasferimenti di contanti saranno automaticamente scartati dal rischio di ricligaggio.

VV – Bisogna essere residenti per presentare questo modello?

IPT – Da diverso tempo ricordo a tutti l’importanza della residenza. Come già scritto, ogni persona può scegliere solo un Paese in cui esserlo, perchè questo deve farsi carico degli aspetti sociali de suoi abitanti (detrazioni fiscali, aiuti, esenzioni, assistenza sanitaria, ecc.). Negli altri Stati possiamo essere propretari di beni però non abbiamo diritto a nessun tipo di aiuto sociale. Sulla spinta delle crisi attuale, i Paesi hanno aumentato i controlli per evitare che le persone approfittino dei vantaggi di dichiararsi residenti in più Paesi. Il modello 720 è uno degli strumenti messo in atto da Spagna per spingere le persone a definire con chiarezza il luogo di residenza.

VV – Che succede a chi non presenta questo modello 720?

IPT – Proprio per confermare quanto detto nel paragrafo precedente, Spagna, in completa controtendenza con quanto ci ha abituato fino ad oggi, imporrà sanzioni molto importanti per la mancata o ritardata presentazione di questo modello. La Legge parla di un minimo di 10.000,00 € per ogni gruppo di beni non dichiarato e di un minimo di 1.500,00 € per farlo in ritardo. Direi proprio che non vale la pena rischiare.

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