PENSIONATI ALL’ESTERO: DIRITTI E DOVERI

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inpsRiserviamo l’articolo di questo mese per ricordare ai pensionati regolarmente residenti all’estero i principali adempimenti nei confronti del proprio ente previdenziale, e i principali diritti come residenti all’estero.

 

COMUNICAZIONE DI VARIAZIONE INDIRIZZO

Ricordiamo che é obbligatorio comunicare all’ente erogatore di pensione (Inps, ex gestione Inpdap, ex gestione Enpals, ecc.) qualunque variazione di indirizzo, in modo da poter ricevere eventuali comunicazioni sia da parte dell’ente stesso, sia da parte della CITI Bank, l’ente pagatore delle pensioni all’estero.

Spesso la causa di un mancato pagamento della pensione é proprio l’indirizzo sbagliato: non arrivano le comunicazioni con gli adempimenti che garantizzano un corretto funzionamento del sistema. Vi esortiamo a comunicare all’ente stesso o al Patronato l’eventuale variazione dell’indirizzo.

{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo}CERTIFICAZIONE DELL’ESISTENZA IN VITA

L’ente previdenziale comunica alla CITI Bank (l’ente pagatore delle pensioni Inps all’estero) l’indirizzo del pensionato all’estero. A sua volta, la CITI invia ai pensionati Inps il “bustone” con l’esistenza in vita da firmare davanti a una delle autorità riconosciute dall’Inps (non il Patronato in Spagna).

Si ricorda che tutti i pensionati residenti all’estero devono aver ricevuto la busta da parte della CITI con l’obbligo di inviare l’esistenza in vita. Il mancato invio causerà la sospensione della pensione fino a avvenuta ricezione del documento. Fondamentale, quindi, l’allineamento delle informazioni (indirizzo) tra Inps e Citi Bank.

COMUNICAZIONE REDDITUALE

Ricordiamo che siamo in piena campagna RED/EST: la comunicazione degli eventuali redditi da pensioni estere, lavoro, beni o capitali, all’Inps. Il mancato invio di tale comunicazione potrebbe causare la sospensione delle prestazioni legate al reddito e la eventuale decurtazione della pensione per recupero debiti.

Ricordiamo che l’Inps NON invierá la comunicazione a coloro che devono fare il RED, sono gli stessi pensionati che si dovranno informare attraverso il Patronato se devono presentare tale comunicazione o no.

Sará nostro compito verificare nella nostra base dati chi dovrá comunicare la propria situazione reddituale, ma esortiamo tutti coloro che non ci hanno mai contattato a chiamarci o scriverci per verificare se devono presentare il RED: noi possiamo accedere alla base dati di coloro che sono giá nostri assistiti, non dei nuovi pensionati di cui non conosciamo le generalitá.

Tra i principali diritti e necessità dei pensionati residenti all’estero, ricordiamo:

COMUNICAZIONE DI VARIAZIONE DELL’ENTE PAGATORE

Una volta iscritti all’A.I.R.E., é possibile domiciliare la pensione in un conto corrente estero. Se si tratta di una pensione Inps, la pratica é rapida ed immediata, trattandosi di una procedura telematica tra il Patronato e l’Inps.

RICHIESTA DI COPERTURA SANITARIA (S1)

Tutti i pensionati Inps residenti all’estero hanno diritto alla copertura sanitaria a carico dello stato italiano, attraverso la richiesta del documento S1. É necessario ricordare l’ultima residenza in Italia e l’Asl di appartenenza. Il Patronato si puó occupare della richiesta e del suo seguimento, ma non fornisce informazioni sui tempi d’attesa.

VARIAZIONE RESIDENZA FISCALE

La residenza fiscale si ottiene trascorsi sei mesi di residenza Aire. Il pensionato dovrá presentare la dichiarazione dei redditi in Spagna, presso l’Agenzia delle Entrate locale, e pagare l’Irpef corrispondente.

Successivamente l’Agenzia delle Entrate spagnola timbra un documento (Modulo contro la doppia imposizione fiscale) necessario per chiedere la detassazione alla fonte. É necessario, tuttavia, pagare le tasse in Spagna e solo successivamente chiedere la restituzione dell’Irpef giá pagato in Italia (trattenuto alla fonte).

PRESTAZIONI A SOSPEGNO DEL REDDITO

Ricordiamo, infine, che all’estero non sono esportabili né l’integrazione al minimo pensionistico, né la maggiorazione sociale: prestazioni erogabili solo in Italia se il pensionato si sposta in territorio UE.

Consigliamo, pertanto, di informarsi presso l’ente erogatore della pensione o presso il Patronato, verificando se le voci che compongono la pensione sono esportabili, per non correre il rischio di ritrovarsi all’estero con una pensione inferiore senza sapere il perché.

Sono invece esportabili gli assegni al nucleo familiare, per i pensionati i cui redditi (familiari) non superano il tetto stabilito di anno in anno. Ricordiamo che potete contattare il nostro Patronato per qualunque dubbio o chiarimento, e invitiamo a farlo via email: ital.barcellona@gmail.com.

Come seconda via, ricordiamo i telefoni: 93.3046885; 633.260709.

Elettra Cappon – Responsabile ITAL Spagna

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