Inviata da un lettore: quello di riflettere è una conseguenza della mia evoluzione
Ho passato la maggior parte della mia vita attiva in un laboratorio di chimica organica, investigando la genetica molecolare, e quando ho raggiunto i 65 anni d’età, mi hanno mandato in pensione, non ho pensato molto e sono venuto a Tenerife. Già il solo fatto che non dovevo più occuparmi del riscaldamento invernale, mi attirò irresistibilmente, in aggiunta poter acquistare a costi decisamente favorevoli, dei cibi vegetali freschi e tropicali che riescono a farmi sentire come un re, non c’è paragone. Così posso dire di avere una vita beata, (la mattina mi alzo dal letto alle 8, le 9, le 10, alle …non importa…) faccio colazione ed esco a fare una lunga passeggiata di 30 minuti. Per strada incontro i postini, gli spazzini, quelli che consegnano merce ordinata, ah, si c’è anche una signora paffuta che porta in grembo piccolo animale, di razza canina come se fosse un lattante.
Quasi scioccato, mi fermo un attimo e comincio a riflettere (quello di riflettere è una conseguenza della mia evoluzione): non hanno anche i cani delle zampe per camminare? Lì mi viene in mente che anche il mio vicino, ne ha due della stessa razza, così si è procurato una carrozzina per gemelli, cosicché ogni cane ha il suo posto, quando li porta a passeggio.
Siccome sono di indole un brontolone, faccio di tutto per contenermi, finchè scoppio. E questo è esattamente quello che mi succede in questo momento. Specialmente se ascolto gli scienziati che dicono anche noi, homo sapiens sapiens, ci troviamo in una fase di evoluzione e chissà quale sarà il risultato finale. Mamma mia, se andiamo a finire come i cani di oggi vezzati e coccolati, va bene, ci stò.
Antonio Larcher
Notizie Tenerife