Saper osservare. Un giorno, mentre a piedi nudi camminavo sulla spiaggia

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Saper osservare. Un giorno, mentre a piedi nudi camminavo sulla spiaggia

Che la natura sia una grande artista lo capiamo osservando con attenzione i fenomeni della realta’. Un giorno, mentre a piedi nudi camminavo sulla spiaggia guardando ammirata le fragorose onde dell’oceano infrangersi sulla sabbia, mi accorsi che l’acqua del mare, nel ritirarsi, aveva lasciato delle strane tracce lineari sull’arenile. Quegli ondulati canaletti in fuga verso il mare, avevano creato nella sabbia dei bellissimi grafismi.

Rimasi stupita perchè in quei delicati ricami marini, in quei sabbiosi e velati drappeggi, in quelle danzanti strutture, contorte e ramificate intravidi dei bei disegni, simili a quelli che a carboncino e con gran ingegno producono gli artisti. Si trattava però di un’effimera visione perche’ quegli artistici filamenti erano stati prodotti da un fluido infiltratosi tra i granelli di sabbia. E quei seducenti effetti chiaroscurali erano frutto della mescolanza delle sabbie dell’arenile (la bianca arenaria e la nera vulcanica) che ancora fradice e umide luccicavano al sole.

Pero’, dare una spiegazione logica ai fenomeni naturali può spegnere in noi lo stupore della visione, mentre andare oltre la fisicita’ dell’apparenza potra’ portarci gioia e nuove conoscenze.

Ogni giorno, attraverso i suoi affascinanti e mutevoli effetti, la natura ci offre un’infinita’ di quadri: grafici, cromatici, velati e accesi. In questa galleria, ricca di luminosi panorami, di ventose mareggiate e abbaglianti colori floreali, rimarremo incantati. Però questa trasformistica e fenomenica arte potremo coglierla e comprenderla solo attraverso la sensibilita’ dei nostri sentimenti.

Testo e foto: Prof.ssa Enrica Menozzi

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