Buonasera, sono una italiana che si è trasferita a Tenerife per problemi di salute. Se da un lato ho risolto in gran parte i miei dolori di artrosi, dall’altro si sono presentati allo stomaco.
Giorni fa passando per la caretera general 28, mi sono fermata a la Camella per mangiare qualcosa in un ristorante che mi era piaciuto molto, ma trovandolo chiuso ho ripiegato su un altro, che si trova proprio lungo la strada. Ristorante gestito da Italiani!
Non ero molto convinta dato che ho avuto svariate esperienze negative con gli italiani, ma era tardi e la fame era tanta.
Abbiamo ordinato due lasagne e una bottiglia di acqua.
Ci viene portata una bottiglia con il logo del locale ed il sapore dell’acqua, di mare filtrata. Impossibile da bere!
L’ho fatta cambiare con una di produzione locale e che fosse chiusa.
Per lasagna ci viene presentata una porzione – tipo tapas – che consisteva in 4 dischetti di pasta fatta a mano (?) in un lago di pomodoro mezzo crudo, senza un filo di olio e besciamella, completamente liquidi. Qua e là alcuni pezzetti di carne macinata.
HO DOVUTO CHIEDERE UN CUCCHIAIO PER MANGIARE!
Alle mie critiche e lamentele il ristoratore ha voluto la ragione a tutti i costi.
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Che se la prenda pure la ragione di sicuro non prenderà più i miei soldi e per quel che posso, neanche quelli di tutte le persone che conosco.
Cosa credono di fare gli italiani furbi sotto il sole di Tenerife?
Imprenditori improvvisati che cercano di raggirare le persone e sopratutto i connazionali. ….che vergogna! Che figure che facciamo!
Credono forse che i canari non se ne accorgono?
Non so se pubblicherete questa lettera, spero di sì, perché sono le persone oneste che dovrebbero avere voce.
Grazie Alessandra