Una residente si lamenta

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Buongiorno Direttrice, Sono una pensionata italiana e risiedo al Sud di Tenerife da oltre dieci anni e avendo portato qui la mutua usufruisco ora del Servizio Sanitario Canario.

 

Purtroppo le scrivo per lamentarmi della carenza strutturale e organizzativa della sanità pubblica locale, perchè se il servizio medico qui al sud è ben strutturato, le difficoltà inziano poi al centro ospedaliero (CAE) dove si effettuano le urgenze, gli esami e le visite specializzate, perchè i tempi di attesa sono lunghi e talora le prenotazioni vengono rimandate.

{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo}Ora, anche se questo obsoleto e affollatissimo luogo verrà collocato in una nuova struttura, purtroppo non ci sarà`ancora la degenza ospedaliera. Al sud quindi non avremo l’ospedale pubblico (per ora ci sono due cliniche, una convenzionata e una privata) e la sola grande struttura ospedaliera pubblica si trova al nord a S. Cruz, ed è per noi è lontana ( e recentemente ha dovuto far fronte a una grave emergenza sanitaria e alla necessità di istituire nuovi posti letto nell’urgenza).

Ritengo quindi doveroso lamentarmi perchè queste annose carenze sanitarie inducono noi residenti (che paghiamo le tasse) a spendere o ad assicurarci per curarci privatamente.

Ritengo anche che tutti noi italiani del sud di Tenerife dovremmo impegnarci come comunità (altri lo stanno facendo) e richiedere alle autorità preposte (o tramite il suo giornale) più investimenti nella sanità pubblica e l’ultimazione del nostro ospedale.

Un saluto Enrica Menozzi

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