Approfondimento sulla mortalità che il contagio del coronavirus  presenta in Italia

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Abbiamo voluto effettuare un approfondimento sulla mortalità che il contagio del coronavirus  presenta in Italia, considerata l’anomalia del valore complessivo (9,0% sul totale dei dati, dall’inizio dell’epidemia), rispetto a quello degli altri Paesi.

In particolare, abbiamo si sono indagate le differenze fra le diverse regioni e i dati riservano significative differenze.

Da specificare quanto segue:

1. Gli indici calcolati forniscono una approssimazione di quello che, a consuntivo (cioè alla completa remissione del contagio), potrà essere considerato propriamente un tasso di mortalità del coronavirus, espresso come rapporto fra deceduti «con» coronavirus e popolazione contagiata.

2. Ad oggi, in corsa, possiamo semplicemente confrontare i decessi registrati con il numero di contagiati rilevati (nella popolazione sono ovviamente molti di più). E’ in ogni caso lo stesso criterio utilizzato per tutti i Paesi e pertanto non implica una distorsione, laddove raffrontiamo il caso italiano (o lombardo) con altre realtà.

3. C’è da dire, inoltre, che coloro che decedono in un certo giorno hanno contratto il virus «n» giorni, prima, quindi su una base di contagiati anche per questa ragione incongruente.

4. Abbiamo calcolato delle medie per dare «robustezza» ai dati, che non si riferiscono all’intera serie storica, ma agli ultimi 8 giorni, proprio per esprimere una indicazione tendenziale.

5. La notevole variabilità geografica del fenomeno, in questo caso fra le principali regioni italiane colpite, ne complica significativamente l’interpretazione.

Elaborazione Dr. Fernando Paganelli

ITCanarias2030  fernando@itcanarias2030.com

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