STERLIZIA: UN FIORE NEL “PARADISO”

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sterliziaPasseggiando nell’isola, spesso la nostra attenzione viene catturata dalle centinaia di varietà di fiori e piante che sprigionano con i loro fiori fragranze che ci deliziano l’olfatto.

 

Tra le tante varietà che vivono a Tenerife, una in particolare la possiamo definire come la più amata e apprezzata non solo come fiore da recidere ma anche come vera e propria pianta da tenere nei nostri giardini e balconi; la magnifica e colorata Sterlizia, la quale rappresenta anche il simbolo dell’isola.

{loadposition adsense-riquadro-articoli-piccolo}Si cari lettori, questa volta il mio articolo ci porterà alla scoperta di questa meraviglia della natura, facendoci scoprire e conoscere di più il suo mondo e i suoi segreti. Prima di tutto dobbiamo dire che la Sterlizia (Strelitia Reginae), è conosciuta anche con il nome di “Uccello del Paradiso”, Tenerife appunto è un paradiso, per la particolare forma del fiore, che ricorda il profilo dell’esotico uccello.

Le origini di questa famiglia (Strelitziaceae) non sono molto lontane dalle Canarie, poiché è originaria dell’Africa meridionale e del sud. Oltre alla sterlizia reginae le più conosciute sono la sterlizia alba, juncea e nicolai, le quali spesso si trovano nei nostri vivai.

Rappresentano specie, dalle grosse radici e grandi foglie persistenti. La specie più coltivata naturalmente come pianta ornamentale è la Strelitzia reginae, a crescita lenta, con grosse radici e grandi foglie persistenti, erette, coriacee, ovali e allungate, con fiori dalla forma particolare, portati alla sommità di steli alti come le foglie (fino a 2 m), e che spuntano in sequenza per lunghi periodi da una spata dalla caratteristica forma a becco di airone e dai colori arancio, giallo o blu intenso.

Molto spesso, per nostra fortuna alle Canarie, si trova l’altra specie la Strelitzia nicolai originaria del Sud Africa, a crescita moderata, alta fino a 8 m grazie al falso tronco formato dalla base delle foglie, simili a quelle del banano, lunghe fino a tre metri con la lamina di circa 1,5 m, fiori riuniti in infiorescenze simili al becco di un airone di colore dal purpureo al bluastro scuro.

Qui a Tenerife si vede molto spesso in parchi e giardini di ville, perché occupa abbastanza spazio soprattutto in altezza. Il frutto è una capsula triloculare all’interno della quale si formano i semi di colore nero con la parte esterna piumosa e colorata. Spesso quando compriamo una Sterlizia, che sia recisa o in un vaso, dopo un certo tempo, i fiori iniziano ad appassire naturalmente, ma Madre Natura ancora una volta ci stupisce, nascondendo di sotto al fiore appassito un nuovo fiore, che solo dobbiamo portare alle luce con delicatezza per far si che i nostri giardini appaiano sempre fioriti tutto l’anno, questo è un trucco che spesso molte persone non sanno.

Un consiglio personale che suggerisco ai nostri lettori, per avere Sterlizia sempre stupende, è quello di porre le piante in ambienti sempre soleggiati e caldi (ma non troppo), buona umidità nel terreno e di passare le foglie con una spugna umida per togliere polvere e donare brillantezza alle foglie. Nel “Bel Paese” sono coltivate soprattutto in Liguria e nel Lazio, come fiori da recidere ed è proprio per questo che spesso, noi italiani siamo molto ferrati in materia.

Voglio terminare il mio viaggio nel molto della Sterlizia dicendo che forse anche grazie ad essa, Tenerife, assomiglia ad un paradiso terrestre e che grazie alle grandi quantità di piante e fiori che la popolano, possiamo ogni giorno “colorare” sempre più le nostre vite.

Diego Lorenzoni.

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