Eric Cumini, il Maestro del TROMPE-L’OEIL a Tenerife

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Il trompe-l’œil, letteralmente “inganna l’occhio”, è un’affascinante tecnica artistica di origine antichissima, la cui fortuna risale alla pittura Pompeiana del terzo e quarto stile (sec. I d.C.). Ripreso nel tardo Rinascimento e dal Manierismo, conobbe la sua massima diffusione fra il Sei e i Settecento, quando veniva utilizzato per decorare stanze e saloni dei palazzi nobiliari, ma anche volte e cupole di chiese e basiliche, con effetti ottici di “sfondamento” della parete o del soffitto che si apriva su paesaggi slontananti, cieli luminosi, scene campestri. Consiste in una pittura talmente realistica da riuscire ad ingannare l’occhio, appunto, e sembrare realtà. Per riuscirci l’artista deve saper maneggiare con assoluta sicurezza la prospettiva, le luci e le ombre, gli effetti atmosferici della distanza sulla percezione del colore e delle forme.

Eric Cumini, artista italo uruguayano residente da alcuni anni a Tenerife, è maestro di trompe-l’œil. Nel corso della sua lunga carriera fra l’Uruguay e l’Italia ha approfondito e via via perfezionato la sua capacità di rendere illusionisticamente la realtà, trasformando spazi angusti e spesso banali in luoghi scenografici e di grande effetto.

Che emozione si prova a camminare sull’acqua in una grotta rocciosa, fra alghe mosse dalle correnti, pesci tropicali variopinti e riflessi del sole che filtra attraverso l’acqua cristallina dell’oceano, sorseggiando pigramente una birra gelata? O a cenare nella cantina di un’antica azienda vinicola fra botti di rovere, file di bottiglie centenarie coperte di polvere e ragnatele, sotto volte ribassate in mattoni a vista sbrecciati dal tempo? Quali sogni visiteranno le notti della bambina che dorme serena sotto la luce argentea di una luna che brilla solo per lei, in una stanzetta che sembra una Via Lattea meravigliosa e infinita, come la vita che le si spalanca davanti?

L’estrema perizia tecnica, i materiali all’avanguardia e soprattutto l’immaginazione senza limiti di Eric Cumini sono in grado di trasformare un momento banale come la pizza del sabato sera in un’esperienza fisica e sensoriale unica. Le sue opere non sono semplici dipinti su parete realizzati al solo scopo di riempire un vuoto o colorare una superficie bianca. I trompe-l’œil di Eric sono una vera e propria sfida rivolta ai limiti spaziotemporali: le barriere materiali spariscono, lasciano il posto a spazi vastissimi e ariosi; gli ambienti reali si fondono con i paesaggi dipinti, sfruttando abilmente elementi concreti per mediare il passaggio e aumentare l’effetto di “inganno”.

Dai saloni di una Spa ai muri segreti di una cameretta, dal pavimento di un bar al dettaglio di uno scaffale di libri antichi per riempire un angolo vuoto, l’arte di Eric Cumini trasforma la tradizionale decorazione in un’opera d’arte in cui illusione e iperrealismo si fondono senza soluzione di continuità, offrendo a chi le osserva la sensazione di vivere un’esperienza unica.

Laura Carlino (Evocarte)

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