Tenerife. Santa Cruz chiede che il Consolato Onorario d’Italia, presente dal 1710 nella capitale, non venga chiuso

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Tenerife. Santa Cruz chiede che il Consolato Onorario d’Italia, presente dal 1710 nella capitale, non venga chiuso

Il sindaco, José Manuel Bermúdez, ha inviato questa mattina una lettera al Ministero degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione al fine di mediare con l’Ambasciata in Spagna per evitare la chiusura di questa rappresentanza, “così profondamente radicata nella vita cittadina di questo co-capitale delle Isole Canarie dopo 18 anni continui di servizio”, aggiunge il sindaco.

Il sindaco di Santa Cruz de Tenerife, José Manuel Bermúdez, ha inviato questa mattina una lettera al Ministro degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, in cui si manifesta la preoccupazione di questo Consiglio Comunale circa la possibilità che l’Ambasciata d’Italia in Spagna renda effettiva l’annunciata chiusura del Consolato Onorario in questa Capitale, “che da oltre 18 anni continui, ha fornito un servizio impeccabile e specifico da parte del Sig. Silvio Pelizzolo, guadagnandosi l’apprezzamento della società in generale in questo capoluogo e nell’Isola”.

“Questa chiusura prevista – aggiunge Bermúdez – comporterebbe gravi danni per questa città, co-capitale delle Isole Canarie, ma anche per il porto di Santa Cruz di Tenerife, per i cittadini italiani residenti nei comuni del nord di Tenerife e per il resto dei residenti delle Canarie che hanno rapporti commerciali con l’Italia” e aggiunge che “questo Consolato Onorario è, inoltre, un riferimento indiscutibile per tutti i crocieristi in arrivo in questa città, sempre attivo per risolvere ad ogni circostanza a turisti e visitatori, un’assistenza di grande valore sicurezza, così come per i cittadini canari”.

Il sindaco chiarisce che “lungi dal opporsi, anzi contrariamente, all’apertura dell’Agenzia consolare di Arona, comprendendo le esigenze del crescente insediamento e residenza anche commerciale da parte degli italiani nel Sud di Tenerife, tale circostanza non deve comportare di conseguenza, lo smantellamento di un’importante istituzione come il Consolato Onorario a Santa Cruz de Tenerife” e sostiene che “se l’attività dell’ufficio consolare onorario in questa capitale dovesse cessare, costringerebbe i molti italiani residenti nell’area metropolitana e nel nord dell’isola a recarsi fino a Playa de Las Américas”.

Il sindaco inoltre, ha avuto questa settimana un incontro con le associazioni di italiani residenti in città e nell’Isola, che gli hanno riferito che tra i danni, il più importante «sarebbe, nella perdita di buona parte del rapporto con la società di Tenerife e i suoi rappresentanti, aspetti che l’attuale console onorario ha coltivato continuamente con la sua presenza in tutti i tipi di eventi pubblici, sia locale che in tutti i tipi di attività culturali, oltre a relazionarsi come ambasciatore commerciale con un numero significativo di imprenditori di Tenerife”.

Va ricordato che si tratta di un’istituzione che esiste dal 3 aprile 1710, istituita proprio in questa capitale per la grande importanza del Porto di Santa Cruz di Tenerife nelle rotte commerciali e, attualmente, come meta di molti passeggeri italiani a bordo delle navi crociera in viaggio, navi che hanno sede in queste strutture portuali, circostanze che continuano a essere di vitale importanza per le comunità di entrambi i paesi.

Ayuntamiento de Santa Cruz de Tenerife

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1 commento

  1. La massiccia presenza di turisti e di esercenti italiani necessita di più uffici consolari nel territorio per ricevere il sostegno dei tanti bisogni in questo periodo di crisi generale. Un grave errore ridurre la giurisdizione là dove da tempo è stata determinante

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