Colori, sapori e stagioni: una passeggiata tra i mercati settimanali delle Canarie

Scritto il 21/10/2025
da Caterina Chiarelli

Tra profumi di agrumi e il chiacchiericcio delle bancarelle, i mercati settimanali delle Isole Canarie sono una festa per i sensi e per l’anima. In queste isole dove il sole è una presenza costante e il clima varia da costa a montagna, ogni prodotto racconta una storia: quella della terra generosa e di chi la coltiva con dedizione. Visitare un mercato locale non è soltanto un modo per fare la spesa: è un’esperienza autentica, un incontro con la cultura quotidiana delle isole.

Passeggiando tra le vie del mercato di La Laguna, a Tenerife, si è avvolti da una sinfonia di colori e profumi: papaye mature, banane dolcissime, formaggi artigianali e miele d’avocado si alternano su banchi ordinati come tavolozze di pittori. Qui il ritmo è lento, gli scambi sono fatti di sorrisi e parole semplici. I contadini, orgogliosi dei propri prodotti, raccontano con passione come ogni stagione regali sapori diversi: le patate novelle in primavera, i fichi d’india d’autunno e le arance dolci dell’inverno.

Anche a Gran Canaria, nei mercatini di San Mateo o di Teror, l’atmosfera è simile: tra montagne e case bianche, gli abitanti si danno appuntamento per scegliere i prodotti più freschi e per chiacchierare, come si faceva un tempo. Questi mercati, eredi delle antiche ferias agrícolas, erano un tempo il cuore pulsante della vita sociale e ancora oggi conservano quella dimensione comunitaria che altrove si è persa.

I mercati delle Canarie sono anche luoghi di incontro culturale. Tra ceramiche dipinte e cestini intrecciati a mano, convivono antiche tecniche artigianali e nuove visioni gastronomiche. Molti giovani produttori hanno riscoperto l’agricoltura biologica e il valore del chilometro zero, riportando in vita coltivazioni autoctone come il gofio, il mais tostato e macinato tipico delle isole, e rivalutando le antiche tecniche di lavorazione. È un ritorno consapevole alle origini, un modo per costruire un futuro sostenibile senza dimenticare la saggezza del passato.

Visitare questi mercati significa anche sostenere l’economia locale. Ogni acquisto rappresenta un gesto concreto di fiducia verso i piccoli produttori, spesso famiglie che tramandano il mestiere da generazioni e che, grazie ai mercati, continuano a vivere del proprio lavoro. Per i turisti, è un’occasione preziosa per scoprire la “vita vera” delle Canarie, lontano dagli alberghi e dai percorsi di massa. Dietro ogni barattolo di marmellata o bottiglia d’olio, c’è una storia: quella di un contadino che si alza all’alba, di una nonna che prepara conserve, di un giovane che sceglie di restare per amare la propria terra.

In un mondo che corre veloce, i mercati delle Canarie ci ricordano il valore della lentezza. Fermarsi a parlare con un venditore, assaggiare un frutto raccolto poche ore prima o respirare l’aria salmastra e l’odore di spezie è un’esperienza che nutre corpo e spirito. Chi visita l’arcipelago dovrebbe regalarsi almeno una mattina tra i suoi mercati locali, dove il cuore delle Canarie batte più forte, semplice e sincero. E forse, proprio lì, tra le voci del mercato, si scopre che la vera ricchezza non sta nelle cose che compriamo, ma nel tempo che scegliamo di condividere.