Nel cuore dei paesaggi vulcanici e aridi delle Isole Canarie, la tunera, nota anche come Opuntia ficus-indica, sta emergendo come un ingrediente fondamentale nella cosmetica di alta gamma. Questa pianta, comunemente conosciuta come fico d'India, è da tempo parte integrante dell'agricoltura locale, ma ora sta acquisendo un nuovo ruolo nel mondo della bellezza. La tunera è una pianta succulenta originaria delle Americhe, che ha trovato nelle Canarie un ambiente ideale per prosperare. Le sue pale carnose, conosciute come pencas, sono in grado di trattenere l'umidità anche in condizioni estremamente aride, rendendola una pianta straordinariamente resistente. La storia della tunera alle Canarie è strettamente legata all'arrivo degli spagnoli nelle isole nel XV secolo. Durante l'espansione coloniale, i conquistatori spagnoli portarono con sé questa pianta dall'America Centrale e Meridionale, riconoscendone subito l'utilità in un territorio caratterizzato da condizioni climatiche difficili. La tunera si adattò rapidamente ai terreni vulcanici delle isole, diventando parte integrante del paesaggio e dell'economia locale. Una delle prime applicazioni della tunera nelle Canarie fu legata all'allevamento della cocciniglia, un insetto parassita che vive sulle sue pale. Questo piccolo insetto era alla base della produzione di un pigmento rosso, il carminio, che veniva esportato in tutta Europa e utilizzato per colorare tessuti e cosmetici. La produzione di carminio divenne così importante che, nel XVIII e XIX secolo, rappresentava una delle principali fonti di reddito per l'arcipelago, contribuendo significativamente allo sviluppo economico della regione. Oltre alla cocciniglia, la tunera aveva un ruolo fondamentale nell'alimentazione locale. Le sue pale erano utilizzate come foraggio per il bestiame, mentre i suoi frutti, i fichi d'India, erano un'importante fonte di cibo, particolarmente durante i periodi di carestia. La pianta si integrò profondamente nella cultura delle Canarie, diventando un simbolo di resilienza e adattamento alle dure condizioni ambientali. Con il passare del tempo, l'uso della tunera si è diversificato, e oggi questa pianta è apprezzata anche per le sue proprietà benefiche per la pelle. Ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, si è rivelata un ingrediente prezioso per trattamenti che idratano, rigenerano e proteggono la pelle. Gli estratti della tunera offrono un'azione idratante intensa, particolarmente utile per pelli secche e disidratate. La pianta è infatti un eccellente serbatoio di umidità, capace di nutrire la pelle in profondità. Inoltre, i suoi antiossidanti naturali contrastano i radicali liberi, aiutando a prevenire l'invecchiamento cutaneo. Le vitamine A, C ed E presenti nella tunera favoriscono il rinnovamento cellulare, migliorando la texture e la luminosità della pelle. Queste proprietà hanno attirato l'attenzione di aziende cosmetiche di tutto il mondo, che vedono nella tunera un'opportunità per sviluppare prodotti naturali ed efficaci. Un esempio significativo dell'interesse per la tunera è la collaborazione tra l'agricoltore Isidro Pérez e la casa di moda Dior. A Lanzarote, nel comune di Tías, Pérez ha avviato una piantagione di tunera che ha catturato l'interesse del marchio di lusso francese. Dior ha deciso di utilizzare questa pianta per arricchire i prodotti della sua nuova linea cosmetica maschile, Sauvage Mencare. Questa linea, composta da detergente, tonico e siero, valorizza le eccezionali proprietà della tunera, offrendo un trattamento che unisce sapientemente tradizione e innovazione. Il progetto di Dior a Lanzarote non è solo un esempio della crescente attenzione per gli ingredienti naturali nella cosmetica, ma anche un segno di come le risorse locali possano trovare nuove applicazioni in un contesto globale. La tunera, che per secoli è stata parte della vita quotidiana delle Canarie, può davvero rappresentare il futuro della bellezza sostenibile?
Alessia Giordano
oto: Turismo de Canarias