Il Primo Manifesto surrealista, scritto a Parigi da André Breton e pubblicato nel 1924, festeggia quest'anno il suo primo centenario. Esattamente cento anni dopo, i musei di tutto il mondo celebrano il movimento culturale più stravagante e onirico di tutti i tempi, con una serie di grandi mostre, anche itineranti. Il termine "surrealismo" fu coniato per la prima volta da Guillaume Apollinaire nel 1917 ed è noto per le sue arti visive e la sua scrittura, mescolate con un'immaginazione insolita. Dagli anni '20 in poi, il movimento si diffuse in tutto il mondo, influenzando le arti visive, la letteratura, il cinema e la musica di molteplici paesi e lingue, così come il pensiero e la pratica politica, la filosofia e la teoria sociale. Le teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud sui sogni e sul subconscio furono senza dubbio uno dei pilastri nella creazione del pensiero surrealista. Tuttavia, il suo precedente più immediato è il dadaismo, movimento dal quale riprende aspetti diversi. André Breton, precursore, leader e grande pensatore del movimento, definisce il surrealismo come: “Puro automatismo psichico, attraverso il quale si tenta di esprimere, verbalmente, per iscritto o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. È un dettame di pensiero senza l'intervento regolatore della ragione, estraneo ad ogni preoccupazione estetica o morale." Il movimento surrealista emerse come un movimento poetico, in cui la pittura e la scultura sono concepite come conseguenze plastiche della poesia. Gli artisti dipingevano immagini sconcertanti e illogiche, spesso con precisione fotografica, creando strane creature da oggetti di uso quotidiano e sviluppando tecniche pittoriche che rivelavano il subconscio. Nella pittura, alla fine del XIX secolo, in Italia, il più notevole è Giorgio de Chirico e la sua pittura metafisica. Joan Miró era, per Breton, il più surrealista di tutti, per il suo puro automatismo psichico. In “Surrealismo e pittura”, del 1928, Breton espone la psicologia surrealista: l'inconscio è la regione dell'intelletto dove l'essere umano non oggettiva la realtà, ma forma un tutt'uno con essa. L'arte, in quell'ambito, non è rappresentazione, ma comunicazione vitale diretta dell'individuo con il tutto. Tra il 1925 e il 1930 apparve un giornale intitolato "Il surrealismo al servizio della Rivoluzione", nel cui primo numero Louis Aragón, Buñuel, Dalí, Paul Éluard, Max Ernst, Yves Tanguy e Tristan Tzara, tra gli altri, si dichiararono sostenitori del bretone. Da parte loro, Jean Arp e Miró, pur non condividendo la decisione politica di Breton, continuarono a partecipare con interesse alle mostre surrealiste. Poco dopo si unirono Magritte (1930), Masson (1931), Giacometti e Brauner nel 1933, ed anche Matta e Lam. Il movimento divenne internazionale, con gruppi surrealisti che apparvero negli Stati Uniti, Danimarca, Londra, Cecoslovacchia e Giappone. Esisteva un importante nucleo surrealista nelle Isole Canarie (dove si tenne la prima mostra internazionale del surrealismo nel 1935), raggruppato attorno alla Gazzetta dell'Arte di Eduardo Westerdahl. Un gruppo di poeti invitò André Breton a venire nel 1935. I maggiori rappresentanti della pittura surrealista nell'arcipelago furono Óscar Domínguez (che inventò la decalcomania), Juan Ismael e lo stesso Westerdahl. Proprio per commemorare il primo centenario del movimento surrealista, la Società Dante Alighieri-Comité de Canarias organizza una mostra di venti opere grafiche originali di carattere surrealista dei principali artisti internazionali (Miró, Dalí, Matta, Ernst, De Chirico, tra gli altri), nell'ambito della seconda edizione della “Settimana della Cultura Italiana”, che si svolgerà a Lanzarote (Arrecife, Casa de la Cultura “Agustín de La Hoz”) dal 22 al 27 novembre 2024, con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Madrid. In occasione della mostra, alcuni studenti della Scuola d'Arte “Pancho Lasso” di Arrecife (dal nome di un famoso artista surrealista di Lanzarote) creeranno le proprie opere artistiche di carattere surrealista, ispirandosi alle opere originali esposte, e i professori della scuola sceglieranno il lavoro ritenuto più significativo e meritevole di riconoscimento.
Alfonso Licata
Presidente del Comitato Società
Dante Alighieri-Isole Canarie Corrispondente consolare d'Italia a Lanzarote