Lanzarote apre la via alla transizione verde: firmato il primo protocollo per le ZAR

Scritto il 01/08/2025
da Enrico Gatti

Il 22 luglio 2025 il Governo delle Canarie e il Cabildo di Lanzarote hanno sancito un’intesa storica: il primo protocollo dedicato alle Zone di Accelerazione per le Rinnovabili (ZAR). Frutto della recente Legge Canaria sul Cambiamento Climatico e la Transizione Energetica, questo accordo inaugura un modello di pianificazione energetica chiaro, sostenibile e condiviso, offrendo certezze giuridiche a investitori e promotori e garantendo al contempo il rispetto dell’ambiente.

Le ZAR sono aree predefinite in cui potranno svilupparsi nuovi impianti eolici a terra e fotovoltaici fino al 2030. A Lanzarote è stata identificata una “borsa” di 3.163,89 ettari, pari al 3,75 % del territorio insulare, ma solo lo 0,23 % della superficie — meno di un chilometro quadrato — verrà realmente occupato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione prefissati. Questa distinzione fra aree “idonee” e aree “condizionate” sottolinea l’attenzione a minimizzare l’impatto paesaggistico e a preservare gli usi del suolo.

Il percorso che ha portato alla firma del protocollo ha coinvolto, in un processo tecnico e partecipativo, non soltanto le istituzioni regionali e il Cabildo ma anche i comuni dell’isola, il settore imprenditoriale e la Riserva della Biosfera. In particolare, sono stati esclusi dai confini delle ZAR i Parchi Nazionali e le zone inserite nella Rete Natura 2000, garantendo così che le energie pulite trovino spazio soltanto dove non interferiscano con aree di elevato valore naturalistico e urbanistico.

«Le ZAR rappresentano uno strumento innovativo – ha commentato il consigliere regionale Mariano H. Zapata – nate per costruire una Canarias descarbonizzata con il consenso di cittadini, amministrazioni e imprese, senza rinunciare alla protezione ambientale». Zapata ha inoltre ringraziato il Cabildo e in particolare il suo presidente per la proficua collaborazione, auspicando che anche le altre isole seguano presto l’esempio di Lanzarote.

Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote, ha definito il protocollo «un passo decisivo verso un modello energetico proprio, ordinato e sostenibile per Lanzarote e La Graciosa, che rafforza la nostra sovranità territoriale.» Secondo Betancort, entrare per prime in questo processo conferma la volontà di salvaguardare l’identità paesaggistica e il diritto delle comunità locali a decidere sul proprio futuro energetico.

Per gli operatori economici italiani interessati a investire nel turismo verde o nello sviluppo di infrastrutture rinnovabili, le ZAR offrono un quadro di riferimento solido e tempi di autorizzazione più certi. Le imprese potranno pianificare progetti a medio termine con una conoscenza dettagliata delle aree consentite, riducendo il rischio di lungaggini burocratiche e contenziosi.

Sul fronte turistico, Lanzarote conferma la sua vocazione di isola sostenibile: l’integrazione di parchi eolici e fotovoltaici in paesaggi studiati per rispettare l’ambiente si traduce in un’opportunità per promuovere l’“energy tourism”, percorsi organizzati tra turbine e pannelli, e per valorizzare strutture ricettive che adottino energia green certificata dalle ZAR.

Il protocollo lanciato a luglio rappresenta un modello che potrà diventare presto replicabile nelle altre isole dell’arcipelago. Grazie alla collaborazione tra Cabildos, Governo regionale, comunità scientifica e mondo imprenditoriale, le ZAR disegnano la rotta verso un’economia canaria più pulita, competitiva e attraente per investimenti e visitatori alla ricerca di destinazioni all’avanguardia nella sostenibilità.