Il Ron Miel de Canarias è una delle gemme più preziose del patrimonio enogastronomico spagnolo, un liquore dalla forte identità territoriale che incarna la fusione tra storia coloniale, risorse naturali e artigianalità. La sua origine affonda le radici nel legame secolare tra l’arcipelago canario e la produzione di rum, introdotta già nel XV secolo con la coltivazione della canna da zucchero. L’aggiunta di miele al distillato ha trasformato un prodotto comune in qualcosa di profondamente locale e distintivo, capace di raccontare il paesaggio, il clima e la cultura di un arcipelago sospeso tra Europa, Africa e America Latina.
Tecnicamente, il Ron Miel è un liquore ottenuto a partire da rum (derivato dalla fermentazione e successiva distillazione della melassa di canna da zucchero o del suo succo) a cui viene aggiunto miele naturale, in percentuale non inferiore al 2%, secondo quanto stabilito dal disciplinare dell’Indicazione Geografica Protetta “Ronmiel de Canarias”, attiva dal 2005. Tuttavia, i produttori di qualità tendono a utilizzare quote ben più generose di miele, spesso tra il 5 e il 10%, per ottenere un profilo aromatico ricco, profondo e autentico. La scelta del miele è cruciale: le varietà più usate includono miele di palma, miele multiflora di alta quota o miele monoflora proveniente da piante autoctone come il tajinaste o il barbusano, tutte specie che contribuiscono al bouquet aromatico complesso del prodotto finito.
Il processo di produzione può variare leggermente tra le distillerie, ma in generale si tratta di una lavorazione attenta e meticolosa. Alcuni produttori scelgono di amalgamare il miele a freddo per preservarne le proprietà organolettiche più volatili, mentre altri preferiscono un’emulsione a caldo, più stabile ma con un profilo gustativo più rotondo e caramellato. Le variabili legate al tipo di rum utilizzato (giovane o invecchiato, da melassa o da succo), alla proporzione tra alcol e zuccheri, al filtraggio e all’eventuale affinamento in botte sono tutte scelte che definiscono lo stile della singola etichetta.
Sul piano sensoriale, il Ron Miel si presenta con un colore ambrato scuro, tendente al bronzo, a volte con riflessi ramati. Alla vista mostra una notevole densità, che prelude a un’esperienza gustativa piena e avvolgente. Al naso spiccano note di caramello, miele scuro, fichi secchi, cannella, noce moscata, vaniglia, fiori secchi e scorza d’arancia. Al palato la dolcezza è immediata, ma bilanciata da una leggera astringenza alcolica che pulisce il sorso e lo rende meno stucchevole. Il finale è caldo, persistente, con una coda mielosa e leggermente speziata.
Negli ultimi anni, il Ron Miel ha conosciuto un’interessante rivalutazione sul mercato internazionale. Da prodotto tipicamente locale, venduto nei piccoli negozi e nelle fiere tradizionali, si è trasformato in un liquore da degustazione e da mixology. Alcuni marchi, come Arehucas, Guajiro, Artemi o Cocal, hanno investito in packaging eleganti, invecchiamenti speciali e linee premium per intercettare un pubblico gourmet sempre più attento alla qualità e all’origine.
Dal punto di vista gastronomico, il Ron Miel si presta a numerosi abbinamenti e utilizzi. Servito freddo, in piccoli bicchieri da liquore, è un classico digestivo, ma può anche accompagnare dolci secchi, torte alle noci, crostate di fichi o dessert a base di cioccolato fondente. La sua dolcezza lo rende un partner ideale anche per formaggi stagionati a pasta dura, come un pecorino canario curado o un parmigiano ben invecchiato, con cui crea un interessante contrasto tra salato e dolce.
In cucina, può essere utilizzato per sfumare carni arrosto (soprattutto anatra o maiale), per glassare verdure o frutta in padella, oppure come base per salse agrodolci in piatti fusion. In pasticceria trova impiego in bagne per torte, nella preparazione di gelati artigianali o come topping per panna cotta e cheesecake.
Nel mondo del bartending, il Ron Miel sta conquistando terreno grazie alla sua versatilità. Viene impiegato come alternativa dolce al rum classico in numerosi cocktail: in un Honey Mojito, in un Canary Mule con ginger beer e lime, o in un Old Fashioned rivisitato con bitter agli agrumi. Interessante anche l’uso in pairing con distillati secchi come gin o mezcal, in cocktail stratificati o in infusioni con spezie e agrumi.
Oggi il Ron Miel rappresenta uno dei pochi liquori europei capaci di coniugare una forte identità territoriale con un potenziale globale.
Ron Miel: L’eccellenza liquoristica delle Canarie tra tradizione, territorio e nuove frontiere del gusto
Scritto il 01/05/2025
da VivileCanarie ,