Las Palmas de Gran Canaria – Ogni dicembre, sulla spiaggia di Las Canteras, accade qualcosa di straordinario. La sabbia, modellata dal vento e dall’oceano, diventa materia d’arte e dà vita al Belén de Arena, un presepe monumentale che trasforma il litorale in una galleria a cielo aperto. Un evento capace di attirare ogni anno oltre 170.000 visitatori, diventando uno degli spazi culturali più frequentati di tutta la Spagna nel periodo natalizio.
Un colosso effimero sul mare
Il Belén de Arena impressiona prima ancora di essere osservato nei dettagli. Per realizzarlo vengono utilizzate circa 2.000 tonnellate di sabbia, compattate in enormi blocchi che permettono la creazione di sculture alte fino a sei metri e lunghe oltre dodici.
A lavorare su questo gigante effimero sono dieci artisti internazionali, provenienti da cinque continenti, che completano l’opera in appena 8–10 giorni di lavoro intenso. Dal 2006, il presepe ha superato i tre milioni di visitatori, confermandosi come uno degli eventi natalizi più iconici delle Canarie.
Da una scommessa a una tradizione
La storia del Belén de Arena nasce quasi per gioco. Alla fine degli anni ’80, lo scultore canario Etual Ojeda scommise con un amico di riuscire a scolpire figure nella sabbia della spiaggia di Las Canteras. Quella scommessa si trasformò presto in una passione, fino a diventare, nel 2006, un progetto ufficiale.
Il primo anno il presepe attirò 180.000 visitatori in un solo mese. Da allora, il successo non si è mai fermato.
Dietro le quinte di un’opera monumentale
La costruzione del Belén de Arena è un processo complesso e affascinante.
Prima viene preparato lo spazio sulla spiaggia, un lavoro che richiede circa tre settimane. La sabbia viene poi compressa con tecniche innovative in grandi blocchi cubici, capaci di resistere al vento e all’umidità atlantica.
Gli artisti scolpiscono simultaneamente le diverse scene con una precisione quasi millimetrica, mentre trattamenti protettivi speciali garantiscono la stabilità delle opere fino all’Epifania.
Edizione 2024/2025: Gran Canaria come protagonista
La 20ª edizione del Belén de Arena rende omaggio a Gran Canaria e al pittore Néstor Martín-Fernández de la Torre, attraverso nove scene monumentali che uniscono il racconto della Natività alla cultura locale.
Tra le opere spiccano una Natività reinterpretata in chiave canaria, i pescatori e il loro legame con l’oceano, i Re Magi in cammino verso Betlemme e scorci ispirati ai quartieri storici di Las Palmas e alla vita quotidiana dell’isola.
Partecipano artisti provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada, dall'Australia, dall'Irlanda, dalla Nuova Zelanda e dalla Spagna, tra cui lo stesso Etual Ojeda, considerato uno dei più grandi scultori di sabbia al mondo.
Un presepe che fa del bene
Il Belén de Arena è anche un progetto profondamente solidale. L’ingresso è gratuito, ma dal 2006 i visitatori hanno donato spontaneamente oltre 273.000 euro, destinati interamente alle mense sociali di Las Palmas.
Questo impegno ha valso all’evento importanti riconoscimenti culturali e sociali, rendendolo un esempio concreto di come l’arte possa avere un impatto reale sulla comunità.
Sostenibilità e inclusività
L’edizione 2024 segna un ulteriore passo avanti: il Belén de Arena è infatti 100% sostenibile, alimentato da pannelli solari e progettato con particolare attenzione all’accessibilità. Audioguide per persone con disabilità visive, passerelle accessibili e uno studio sull’impronta di carbonio rendono l’esperienza davvero inclusiva.
Un evento conosciuto in tutto il mondo
Negli anni, il presepe di sabbia di Las Palmas ha attirato l’attenzione dei principali media internazionali, da CNN a National Geographic, ed è stato persino celebrato con un francobollo ufficiale spagnolo. Un successo che dimostra come un’arte effimera possa lasciare un segno duraturo.
La bellezza che non dura per sempre
Dopo l’Epifania, le sculture vengono smantellate e la sabbia torna alla spiaggia. È proprio qui che risiede il fascino del Belén de Arena: un’arte che accetta di non essere eterna, ma che per questo diventa ancora più preziosa.

