A Tinajo, un piccolo comune di Lanzarote, la sostenibilità sta diventando protagonista grazie al programma Rutas 2030, un’iniziativa del Governo delle Canarie pensata per promuovere lo sviluppo equilibrato nei territori meno popolati dell’arcipelago. Durante la terza giornata di questo progetto, sono stati presentati due interventi che uniscono innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente, dimostrando come un approccio sostenibile possa portare vantaggi concreti.
Autobus elettrici per un turismo più sostenibile
Il primo progetto riguarda la mobilità turistica e nasce dalla collaborazione tra il Governo delle Canarie, il Cabildo di Lanzarote e il Comune di Tinajo. L’idea è semplice ma efficace: creare una linea di autobus elettrici che colleghi i principali punti di interesse del comune, riducendo l’utilizzo delle automobili private. Per agevolare il tutto, verranno realizzate aree di parcheggio dove i visitatori potranno lasciare i loro veicoli e utilizzare i mezzi pubblici.
La consigliera regionale Migdalia Machín, presente alla presentazione, ha spiegato che questo progetto pilota è pensato per affrontare uno dei problemi più urgenti delle Canarie: la saturazione del traffico nelle zone turistiche. “Ci sono luoghi che i nostri visitatori vogliono vedere ma dove le guaguas (autobus) non arrivano, costringendo all’uso del mezzo privato, con un impatto negativo sull’ambiente”, ha detto. “Questa iniziativa dimostra come il lavoro congiunto tra amministrazioni possa portare a soluzioni innovative e rispettose del nostro ecosistema”.
Agricoltura e tecnologia: un connubio vincente
Ma non è solo il turismo a beneficiare di nuove idee. Il secondo progetto presentato a Tinajo riguarda l’agricoltura e punta a modernizzare il sistema di irrigazione per circa 300 ettari di coltivazioni nella zona nord-orientale di Lanzarote. Come? Con un impianto di desalinizzazione alimentato da energia eolica. L’acqua sarà pompata verso i terreni più alti e distribuita per gravità, riducendo così l’impatto ambientale.
Anche il sindaco di Tinajo, Jesús Machín, si è detto entusiasta: “Questi progetti dimostrano il nostro impegno per un futuro sostenibile. Unire nuove tecnologie a turismo e agricoltura è il modo migliore per garantire sviluppo senza dimenticare le nostre radici”.
Non solo progetti, ma un’occasione per imparare
La giornata non si è limitata alla presentazione dei progetti. La delegazione – composta da rappresentanti istituzionali, università, start-up e aziende tecnologiche – ha avuto anche l’occasione di esplorare il territorio, visitando il suggestivo sentiero della Caldera de Los Cuervos, un luogo simbolico dove ebbero inizio le eruzioni vulcaniche del XVIII secolo.
Tra i partecipanti spiccano nomi di rilievo come la viceconsigliera di Pianificazione Territoriale Elena Zárate, il direttore dell’Istituto Canario di Qualità Agroalimentare Luis Arráez e la direttrice dell’Istituto Tecnologico delle Canarie Guayarmina Peña. Insieme a loro, oltre 25 rappresentanti del mondo della ricerca e dell’innovazione hanno condiviso idee e proposte per il futuro.
Rutas 2030: il futuro delle Canarie passa da qui
Tinajo è uno dei tre comuni che finora hanno ospitato Rutas 2030, un progetto che vuole portare innovazione e sviluppo anche nei territori più isolati delle Canarie. Con il supporto di istituzioni pubbliche, associazioni come EMERGE e partner locali, questa iniziativa mira a creare un legame diretto tra le zone rurali e il mondo della ricerca e della tecnologia.
E non finisce qui: nei prossimi mesi, altre località dell’arcipelago accoglieranno Rutas 2030, portando avanti un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Tinajo, intanto, si conferma un esempio di come tradizione, innovazione e collaborazione possano trasformare il territorio, rendendolo un punto di riferimento per il resto delle Canarie.
Fonte: Governo delle Canarie