Spinola, Visconti e Malocello: l’ascendenza delle nobili famiglie tra potere, storia e mare

Scritto il 28/02/2025
da Alfonso Licata

Tra l’VIII secolo e l’Anno Mille, l’Italia si configura quale mosaico di popoli in marcia, eserciti in conflitto, strategie di conquista e raffinatezze culturali nascenti. L’eco longobarda riverbera ancora nella Penisola, nonostante le sorti del potere si volgano progressivamente all’Impero. È in questo scenario che Ottone I di Sassonia, incoronato Re d’Italia nel 952 dopo aver sottomesso Berengario, riorganizza l’assetto politico della Penisola premiando i suoi fedeli alleati con feudi e cariche prestigiose. Tra coloro che ricevono onori e terre si distingue Guido (Guidone) dei Signori della Marca, elevato al rango di Visconte della Liguria con titolo vitalizio, come sancito nell’Instrumentum del Vescovo Teodolfo. Tale Guido diviene così il fulcro di una discendenza che, ramificandosi nel tempo, darà origine a casati di assoluto prestigio nella Repubblica di Genova e oltre: gli Spinola, i Visconti e i Malocello. A corroborare questa genealogia, si affiancano le annotazioni di autorevoli storici come Giovanni Cybo-Recco nel XVI secolo e Massimiliano Deza nel XVII, le cui ricerche trovano riscontro nei manoscritti e nei registri notarili dell’epoca. La Fulgida Eredità dei Visconti e degli Spinola. Nel solco di Guido, la sua progenie si divide in rami distinti. Tra questi spiccano: • Oberto Visconte, dal quale discenderanno gli Spinola, famiglia destinata a esercitare un ruolo egemone nella vita politica genovese; • Guido Visconte, progenitore del ramo Carmandino; • Adolfo Malocello, che fonderà la stirpe dei Malocello, già affermata nei secoli successivi; • Corrado Guisolfo, capostipite dei Guisolfo; • Odoardo ed Everardo Visconti, che manterranno il cognome paterno; • Guglielmo Embriaco, il cui nome risuonerà nelle imprese marinare e nelle Crociate. La famiglia Spinola si insinua ben presto nelle maglie del potere cittadino, tanto che già nel 1102 troviamo Guglielmo Embriaco, Guido Spinola e Ido de Carmandino tra i consoli della Repubblica di Genova. Il casato sarà a lungo protagonista di quella dialettica aristocratica che plasmerà l’identità della Superba, alternando alleanze e rivalità con le altre potenti famiglie cittadine. L’origine del nome Spinola si lega, secondo alcune tradizioni tramandate dagli storici, a un'usanza conviviale genovese: il brindisi tra nobili con il vino spillato direttamente dalle botti. L'espressione "Spinola quella botte" divenne emblematica della loro opulenza e si fissò, quasi per un gioco della sorte, quale sigillo dinastico. I Malocello: Dalla Repubblica di Genovaagli Oceani Inesplorati. Di pari grandezza si rivela il destino dei Malocello, discendenti di Adolfo, terzogenito di Guido Visconte. Tale casato, radicatosi a Genova già nell’XI secolo, contribuirà in modo significativo all’espansione marittima della città. Se gli Spinola si impongono come fautori di politiche interne ed economiche, i Malocello si proiettano verso l’orizzonte, scrutando il mare come teatro del loro destino. L'apice della loro epopea si compie nel 1312, quando Lanzarotto Malocello, spinto dal desiderio di scoperta e dalla vocazione commerciale della sua patria, varca l’ignoto e riscopre l’arcipelago delle Canarie, un tempo noto come le mitiche "Isole Fortunate". Questo viaggio non solo consacra il nome Malocello nella storia delle esplorazioni, ma segna una pietra miliare nel progressivo delinearsi del concetto di "Nuovo Mondo", anticipando di quasi due secoli le grandi spedizioni oceaniche dell’Età delle Scoperte. Il Dilemma delle Origini e il Verdetto della Storia. Non mancano, tuttavia, divergenze interpretative tra gli studiosi circa la precisa discendenza dei Malocello. Federico Federici, nel suo Scrutinio della nobiltà ligustica del 1640, avanza ipotesi alternative, supponendo che il casato possa derivare da un ramo collaterale dei Visconti, e sottolinea le frequenti rivalità tra i Malocello e gli Spinola. Tuttavia, il verdetto della storia appare inequivocabile: il documento del Vescovo Teodolfo del 952, riconosciuto con valore giuridico nel 1596, sancisce in modo definitivo la comune ascendenza di Spinola, Malocello e Visconti. Epilogo: Un’Eredità Incancellabile. L’epopea delle famiglie Visconti, Spinola e Malocello è la narrazione di un’aristocrazia che seppe unire il rigore militare alla diplomazia politica, il mecenatismo culturale alla vocazione marittima. Le loro imprese, dalla costruzione di Genova come potenza repubblicana sino all’apertura delle rotte verso l’ignoto, hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto storico non solo della Liguria, ma dell’intero scenario mediterraneo e atlantico. Sotto la protezione delle loro torri merlate e tra le calli della città marinara, i discendenti di Guido Visconte continuarono per secoli a intrecciare le loro sorti con quelle della Repubblica, perpetuando la memoria di un’epoca in cui il valore si misurava sulla muraglia di una fortezza e il destino si scriveva sulle onde del mare.