“La preservazione e la conservazione dei nostri ambienti naturali è un tema centrale per noi, e l’attuale scenario ci spinge a essere più ambiziosi, puntando affinché il turismo diventi anche un motore rigenerativo degli ambienti naturali del nostro territorio,” ha affermato Jéssica de León.
Turismo de Canarias ha costruito un ponte con il mondo scientifico dell’arcipelago per promuovere iniziative volte a creare un turismo rigenerativo che generi un impatto positivo sull’ambiente. Questa mattina è stato presentato davanti ai rappresentanti del settore turistico e universitario l’accordo firmato tra l’ente pubblico della Consejería, il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC) e le due università pubbliche delle Canarie: l’Universidad de La Laguna (ULL) e l’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC).
Secondo la consigliera del Turismo e dell’Occupazione del Governo delle Canarie, Jéssica de León, “sono già state messe in campo iniziative per proteggere e preservare la varietà e la ricchezza degli ambienti naturali marini e terrestri dell’arcipelago.” De León ha aggiunto che è necessario “stabilire come obiettivo che il turismo sia anche motore rigeneratore dell’ambiente naturale della destinazione, coinvolgendo attivamente tutto il settore turistico nei progetti di rigenerazione ambientale.”
Per questo è stato firmato il “Convenio para la Gestión Inteligente y la Creación de Producto de Turismo Azul”, con un budget di 4,1 milioni di euro, di cui Turismo de Islas Canarias ne fornisce 3,2 milioni grazie al Meccanismo di Recupero e Resilienza dell’UE, attraverso il Piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza (PRTR), mentre il CSIC, la ULL e la ULPGC contribuiscono con 997.500 euro in ore di lavoro del proprio personale.
Fino al 2026 si svilupperanno sei progetti che coinvolgeranno 63 ricercatori, di cui 19 di nuova assunzione, “molti dei quali giovani, per permettere al talento delle Canarie di restare sull’isola,” ha sottolineato De León.
Tra gli obiettivi principali: migliorare la conoscenza degli ecosistemi per ridurre gli impatti ambientali del turismo, sviluppare prodotti di turismo blu che offrano esperienze di qualità e migliorino l’immagine della destinazione, e trasformare il modello tradizionale di turismo “sole e mare” in una prospettiva ecologica, valorizzando il patrimonio naturale e culturale delle Canarie.
Il viceconsigliere di Università e Ricerca, Ciro Gutiérrez, ha affermato che “questo accordo dimostra che la conoscenza è un alleato strategico per il turismo nelle Canarie, capace di offrire soluzioni concrete e misurabili.”
Il CSIC, tramite il suo delegato Manuel Nogales, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con i talenti locali e i tre centri del CSIC nelle Canarie (Centro Oceanográfico, IPNA-CSIC, IGME).
Il rettore della ULPGC, Lluís Serra, ha ricordato come l’università sia stata pioniera nella ricerca marina ed economica, mentre il vicerettore della ULL, Antonio Aparicio, ha sottolineato la necessità di reinventare il turismo dell’arcipelago per renderlo sostenibile, efficiente e alternativo.
Il direttore di Turismo de Islas Canarias, José Juan Lorenzo, ha dichiarato che questo accordo rientra nella strategia di promuovere l’impegno verso la neutralità climatica come vantaggio competitivo.
I sei progetti
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“Islas Canarias: destino de volcanes” – 470.400 €
Progetto guidato da IGME-CSIC e ULL per creare un’offerta turistica e scientifica sui 50 migliori siti vulcanici delle Canarie, con esperienze immersive grazie alla realtà virtuale e alla generazione di impiego “blu e verde”. -
“Promoviendo la salud oceánica de las Islas Canarias” – 680.320 €
Guidato da ULL, ULPGC e IEO-CSIC, studierà la composizione della spazzatura marina (micro e macroplastiche), analizzando modelli di trasporto e possibili origini, con l’obiettivo di comprendere l’impatto reale del turismo costiero. -
“Islas Canarias: naturaleza marina singular para tu salud y bienestar” – 475.840 €
Progetto IPNA-CSIC, IEO e ULL per valorizzare la biodiversità microbica marina delle Canarie, sviluppando ingredienti naturali attivi utili per la salute e la cosmetica. -
“Islas Canarias: protectoras frente al cambio climático” – 488.000 €
Studio geologico e biologico delle spiagge per comprendere l’interazione tra la geologia (in particolare l’olivino) e la biodiversità marina, guidato da IEO-CSIC e ULL. -
“Islas Canarias: un mar de sonidos” – 483.200 €
Implementazione di una rete di sensori acustici sottomarini in aree marine protette per monitorare la presenza e i comportamenti delle specie marine sonore. Progetto di ULL e IEO. -
“Islas Canarias: referente para el estudio de la calidad de las aguas del planeta” – 602.240 €
Progetto di IEO-CSIC per installare tecnologie satellitari di monitoraggio delle acque, con l’obiettivo di rendere le Canarie un punto di riferimento globale nello studio del clima e dell’ambiente marino.