Dopo la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta all’età di 88 anni, la Chiesa cattolica si prepara ad affrontare uno dei momenti più delicati della sua vita istituzionale: il Conclave. Entro due settimane, 135 cardinali elettori provenienti da tutto il mondo si riuniranno in Vaticano per scegliere il nuovo pontefice. Tra loro ci saranno quattro rappresentanti della Chiesa spagnola, Paese che si conferma tra i più influenti a livello ecclesiastico, terzo per numero di elettori dietro a Italia e Stati Uniti.
I cardinali spagnoli che parteciperanno al Conclave sono:
- José Cobo Cano, 59 anni, arcivescovo di Madrid e tra le figure emergenti della Chiesa iberica. È stato creato cardinale da Francesco nel 2023.
- Carlos Osoro Sierra, 79 anni, già arcivescovo di Madrid, noto per il suo stile pastorale vicino alla gente.
- Antonio Cañizares Llovera, anch’egli 79 anni, ex arcivescovo di Valencia, storico volto della Conferenza Episcopale Spagnola. Tuttavia, la sua partecipazione resta incerta per ragioni di salute.
- Ángel Fernández Artime, 64 anni, salesiano e proprefetto vaticano con responsabilità sugli ordini religiosi. Ha avuto stretti legami con Papa Francesco fin dai tempi di Buenos Aires.
Inizialmente si pensava che anche il cardinale Juan José Omella, 79 anni, potesse partecipare, ma avendo presentato la sua rinuncia per limiti di età già nel 2021, non sarà presente.
La Spagna conta in tutto 13 cardinali, ma solo cinque sono sotto la soglia degli 80 anni, requisito indispensabile per avere diritto di voto. Tra questi, uno – Omella – resterà fuori, portando a quattro il numero effettivo dei partecipanti.
Ci sono inoltre cardinali di origine spagnola che non rappresentano ufficialmente la Spagna, come Cristóbal López Romero, attivo in Marocco e naturalizzato paraguaiano, e François-Xavier Bustillo, vescovo in Francia con doppia cittadinanza franco-spagnola.
Secondo Luis Argüello, presidente della Conferenza Episcopale, il prossimo Conclave potrebbe riservare sorprese. Ha sottolineato come molti degli attuali elettori siano stati nominati proprio da Francesco con una visione globale e inclusiva, puntando sulle “periferie” della Chiesa. In questo senso, tra i candidati papabili emerge con forza il nome di Peter Turkson, cardinale del Ghana, che potrebbe diventare il primo Papa africano da oltre un millennio.
Con lo sguardo rivolto alla Cappella Sistina, il mondo attende con trepidazione la fumata bianca che annuncerà il nuovo volto della Chiesa universale.